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Progetto di autorecupero alloggi, bocciatura da Confartigianato Trieste

L'assessore comunale Elena Marchigiani interviene in merito alla “bocciatura” del progetto di autorecupero da parte di Confartigianato Trieste, sostenendo – come tutti ben sanno - che oggi i finanziamenti per il recupero di immobili pubblici sono scarsi

L'assessore comunale Elena Marchigiani interviene in merito alla “bocciatura” del progetto di autorecupero da parte di Confartigianato Trieste, sostenendo – come tutti ben sanno - che oggi i finanziamenti per il recupero di immobili pubblici sono scarsi. Questo comporta un duplice effetto: da un lato, abbiamo sempre più fabbricati e alloggi carenti di manutenzione (e che progressivamente rischiano di rimanere sfitti); dall’altro, meno imprese lavorano.

Il progetto di autorecupero dell’immobile pubblico sito in via Piero della Francesca sarà possibile grazie sia a un finanziamento regionale (239.400 euro), sia al contributo economico degli autorecuperatori. Le attività di autorecupero saranno ridotte al minimo: su circa 42.000 euro di costo degli interventi per alloggio, solo 8.000 saranno coperti dalle attività del “fai da te” (in totale gli alloggi sono 10). Il resto dei denari andrà perciò a ripagare i lavori svolti dalle imprese cui sarà assegnata l’operazione. Delle questioni della sicurezza e dell’organizzazione del lavoro si occuperà direttamente il gestore sociale che accompagnerà gli autorecuperanti. In sostanza, il contributo dato dai futuri inquilini non andrà certo a sostituire l’operato qualificato delle imprese; consentirà piuttosto di abbattere i costi a carico degli inquilini stessi. Marchigiani

In altre parole, il Comune ha deciso di intraprendere – a titolo sperimentale e per un solo immobile – questa strada, individuandola non certo come alternativa a quelle più consolidate, ma come complementare a esse. Rimettere in circolo qualche alloggio in più non solo aiuterà a dare risposta a una domanda crescente, ma darà anche più lavoro alle imprese. Sembrerebbe quasi una proposta vincente. Perché allora averne paura? E' da tener conto che, senza il progetto di autorecupero, l’immobile in via Piero della Francesca sarebbe rimasto così come è oggi…“Evidentemente la comunicazione però non è stata chiara – precisa Marchigiani - sarà quindi nostra premura incontrare quanto prima Confartigianato e approfondire ogni aspetto che abbia generato fraintendimento”.

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