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Politica Piazza del Ponterosso

Punto Franco presenta il candidato Walter Chiereghin: "Rilanceremo Trieste nel panorama culturale internazionale"

Tra i punti del programma culturale: maggior attenzione alle periferie e un tavolo costante con le associazioni culturali. Russo: "A Trieste la cultura appassiona molti, abbiamo un patrimonio che molte altre città non hanno"

Far entrare Trieste nel panorama culturale italiano e internazionale, restituire alla città i quasi 400mila libri “bloccati” a Palazzo Biserini, portare il programma culturale estivo nelle periferie e creare un dialogo costante tra Comune e associazioni culturali attraverso un tavolo periodico: queste le quattro direttrici che Punto Franco ha in mente per il rilancio del settore culturale a Trieste. Il programma è stato illustrato oggi in piazza Ponterosso dal candidato sindaco del centrosinistra Francesco Russo e dal nuovo candidato al Consiglio Comunale per la Lista Russo – Punto Franco Walter Chiereghin.

Dopo aver lavorato per Italcantieri e Fincantieri, Chiereghin ha fondato una piccola realtà imprenditoriale ed è entrato a far parte del mondo della cultura triestina collaborando con i periodici Konrad e Trieste Artecultura, di cui è stato direttore per diversi anni. Ha poi fondato la rivista online “Il Ponte Rosso”, che da circa sei anni riscuote un certo prestigio in Fvg e fuori regione. Secondo Chiereghin “In questa città è venuta meno dal Comune la possibilità di programmare un’azione per tutelare ed accrescere il patrimonio culturale rilevante di questa città. Da 13 anni, dentro Palazzo Biserini c’è un patrimonio librario da 400mila documenti abbandonati a se stessi, con problemi di accessibilità”.

Per il candidato “sono molte le realtà culturali valide attive sul territorio, come la casa editrice Vita Activa, una cooperativa composta da sole donne che produce moltissimi libri di qualità, ma tutte queste associazioni non sono accorpate da nessuno e sono state lasciate all’iniziativa dei singoli mentre andrebbero orientate in senso progettuale. Mancano inoltre, a Trieste, iniziative di respiro nazionale e internazionale, che pur in regione esistono, come Pordenonelegge”. 

“Cercheremo di organizzare la grande attrattiva culturale e le grandi manifestazioni che questa città può esercitare – ha concluso Russo -. Questa città è piena di piccole grandi iniziative culturali semi professionali, qui la cultura non è per pochi professionisti del settore ma è qualcosa che appassiona molti, fa incontrare le persone, è un patrimonio che altre città non hanno”. 

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