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Questura, Sap: "Ha ragione Fedriga", Silp: "No tagli, si vada almeno in pari"

Dopo il dibattito tra Serracchiani e l'attuale governatore del Fvg, i sindacati sconfessano la versione della deputata, ma si dividono sulle spiegazioni del presidente

I sindacati di Polizia si dividono in parte sulla polemica sorta tra il presidente Massimiliano Fedriga e la deputata Debora Serracchiani in merito ai possibili tagli al personale della Questura di Trieste. Come riportato dall'agenzia Dire, il segretario regionale della Silp-Cgil del Friuli Venezia Giulia, Michele Tarlao, esprime "abbastanza dubbi sulle risorse stanziate. Sicuramente c'e' un piano di riordino che e' stato annunciato anche dal sottosegretario Molteni. La cosa che ci lascia un po' perplessi e' che in questo balletto di cifre non vengono tenuti in conto ne' i trasferimenti fuori sede e tanto meno i pensionamenti". 

Il bisticcio tra Serracchiani e Fedriga: "Eviti apprezzamenti personali"

L'opinione di Silp Cgil

Serracchiani ha riportato le cifre lette sulla stampa di una precedente riforma, spiega Tarlao, che parlava di tagli all'organico della questura di Trieste, ma che l'attuale governo avrebbe congelato. Tuttavia, secondo Tralao, non si tiene conto dei pensionaenti e quindi "Se i numeri sono quelli che dice Fedriga, che ci sono 12 in arrivo, io penso che potremmo quantomeno andare sul pari e patta. Quindi la situazione rimarra' tale e quale. Leggendo poi quello che scrive oggi il capo della Polizia Gabrielli sul Corriere della Sera, anche lui lascia spazio ad ampie interpretazioni".

Dubbi che si aggiungono a quelli espressi nei giorni scorsi quando il sindacato ha citato il segretario nazionale, Daniele Tissone, laddove sostiene come nel documento di economia e finanza (Def) non vi siano risorse per il rinnovo del contratto del comparto Sicurezza e difesa. "Sono stati fatti degli annunci- continua Tarlao-. A questi allo stato attuale non sembrano seguire dei fatti, che noi auspichiamo perche' se arrivano forze nuove siamo contenti. Bisogna considerare che sono stati proposti numeri veramente molto piccoli, spalmati su tutto il territorio nazionale. Se l'attuale governo dice di voler fare fare 10 mila assunzioni, in realta' sono 2.500 perche' 7.500 erano gia' state pianificate nell'ultimo Def del governo Gentiloni. In tutto questo bisogna fare i conti con i pensionamenti. Il capo della Polizia- conclude il segretario- aveva fatto delle previsioni parlando di 20-30 mila agenti in meno nei prossimi meno di dieci anni".

L'opinione del Sap

Così, invece, dichiara Lorenzo Tamaro del Sap a Dire, invece, dà sostanzialmente ragione al governatore, poiché il dimensionamento della Questura di Trieste, ipotizzato da un'indagine dell'ex ministro Madia, è stato congelato la settimana scorsa dall'attuale esecutivo. Secondo Tamaro "Sicuramente abbiamo un problema di pensionamenti molto forte, gia' da tantissimi anni. Dal 2007 ad oggi abbiamo perso 230-250 unita' solo nella provincia di Trieste. Siamo percio' di meno, il lavoro e' aumentato, l'eta' media e' avanzata, quindi si fa fatica". 

"Con il nuovo corso, il governo ha bloccato la chiusura degli uffici e il 'declassamento' della Questura di Trieste. E' invece previsto l'aumento di organico, che ovviamente e' poco: 12-13 unita'", spiega Tamaro. E aggiunge: "Ma credo che si parli di un saldo in positivo di 12 unita', altrimenti non avrebbe senso un discorso del genere". Che questo aumento pero' non sia una soluzione duratura lo si capisce, spiega il segretario provinciale, osservando la scuola di Polizia di Trieste: "Solo nella scuola di San Giovanni, andranno in pensione entro l'anno prossimo almeno 15 persone, su 75 che vi lavorano". Un quinto del personale di polizia impiegato.

"Nel 2018 dalla scuola non e' uscito neanche un agente nuovo- continua Tamaro-, gli attuali allievi agenti che frequentano il corso saranno pronti nell'aprile dell'anno prossimo. E non e' detto che qualcuno di questi 300 poi si fermi a Trieste. Negli ultimi corsi, mai nessuno si e' fermato in regione". A livello nazionale la situazione sarebbe ancora piu' preoccupante, secondo il sindacalista. Auspicando una serie di arruolamenti straordinari, cita le proiezioni espresse del capo della Polizia, Gabrielli, secondo le quali, con questo ritmo, tra undici anni si' avra' un ammanco di circa 40mila agenti solo nella Polizia di Stato.

Che le cifre non siano ingrossate, il sindacalista lo dimostra portando a esempio la propria generazione: "Sono entrato 30 anni fa in Polizia, con un concorso del 1989. C'era Italia '90 e siamo stati presi in 12 mila, e altri quattromila l'anno successivo. Quindi 20 mila in un biennio. Tra otto anni saremo tutti pensionabili, quindi 20 mila persone andranno in pensione in contemporanea", conclude Tamaro.

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