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Rapina-omicidio a Opicina, Roberti chiede subito il Tavolo Ordine pubblico e Sicurezza al prefetto

Il vicesindaco chiederà anche di implementare l'utilizzo dei militari in città

La violenta rapina che ha causato anche la morte del 70enne Aldo Carli a Opicina ha destabilizzato i vicini e più in generale i triestini, poco abituati a questo tipo di notizie di cronaca, ancor di più con questa efferatezza, con anche la madre della vittima finita all'ospedale sotto shock e con ferite da soffocamento al volto. 

In diretta a Telequattro il vicesindaco Pierpaolo Roberti oltre al cordoglio per la famiglia, aveva da subito «preannunciato una richiesta di convocazione di un Tavolo Ordine Pubblico e Sicurezza in cui trattare la rapina avvenuta questa notte ad Opicina e la serie di furti in casa dell’ultimo periodo» e coì è stato, come ha reso noto pubblicando la lettera alla Prefettura sulla sua pagina Facebook.

«Sarà quella anche l’occasione per reiterare la richiesta del Comune di implementare il contingente di militari sul territorio», ha poi concluso Roberti facendo riferimento al progetto "Strade sicure" che vede militari dell'Esercito italiano disposti al momento solo lungo i confini di Stato assieme alle forze di Polizia: «Il fine - ha spiegato in diretta a Telequattro - è quello di liberare delle pattuglie che presidiano obiettivi sensibili come la sinagoga, per far si che siano più presenti sul resto del territorio».

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