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Pd su Fedriga, Moretti: «Non scappi e si confronti». Bolzonello: «Per lui tutto social network e tv». Spitaleri: «Giovane volto di un déjà vu»

Le critiche degli esponenti del Pd Fvg, Bolzonello, Moretti e Spitaleri rivolte al candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali Massimiliano Fedriga

«Ormai è del tutto evidente quale strategia sta adottando il candidato leghista Fedriga: sottrarsi al confronto, non affrontare il merito delle cose e procedere nella campagna per spot. Peccato che a scappare non dovrebbe essere chi aspira ad amministrare una Regione». A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti.
«Il Friuli Venezia Giulia ha bisogno di continuare a crescere e per farlo è necessario conoscere bene il territorio e le sue problematiche, così come è importante il confronto anche con le altre forze politiche per creare un contraddittorio davanti ai cittadini elettori. Ma evidentemente è una delle cose di cui ha paura Fedriga, da sempre a Roma, senza basi di conoscenza del territorio».

«Voglio sperare - continua Moretti - che per una volta accetti il confronto e prenda parte, mercoledì prossimo a Monfalcone, al dibattito organizzato dalle Acli provinciali. Proprio da Monfalcone il nostro candidato Bolzonello ha deciso di iniziare la sua campagna proprio per il valore simbolico che ha questa città. Perché per noi il lavoro è la priorità e a Monfalcone, la parola “lavoro” ha un significato profondo. Quando siamo arrivati 5 anni fa, avevamo 25 tavoli di crisi, oggi ce ne sono un paio. Nel 2014 gli occupati erano 495mila, oggi 516mila come nel 2008». «Monfalcone  -conclude il capogruppo Pd - è un luogo che vive una contraddizione di fondo che si riflette nell’intero Friuli Venezia Giulia ovvero una città che deve guardare al mondo con, in casa, una serie di contraddizioni e di problematiche. Questi sono i temi veri, vediamo se una volta tanto Fedriga abbandonerà gli slogan urlati scegliendo il confronto sui temi concreti».

«Non so che idea abbia della politica Fedriga. Probabilmente immagina che sia tutto social network e televisioni nazionali, senza l'ombra di un confronto pubblico e men che meno di un programma serio. Finora il mio avversario è andato avanti a colpi di slogan e ha rifiutato tutti i dibattiti pubblici». Sergio Bolzonello, candidato alla presidenza del Friuli Venezia Giulia per il centrosinistra, dopo che l’esponente del centrodestra ha deciso di evitare i primi 3 confronti, rilancia un dibattito pubblico: «Nel quale potrà parlarci del suo programma, 40 pagine delle quali 20 bianche peraltro le uniche realizzabili, e confrontarlo punto per punto con il mio. Vedremo se difenderà ancora il modello della sanità del Veneto, da cui negli ultimi mesi 51 medici sono scappati. Vedremo cosa dirà del suo “tutor” Zaia, che ha affermato che in Italia ci sono troppe Regioni e troppo piccole».

Bolzonello rimarca che: «Mentre Fedriga era impegnato nei casting romani noi ci siamo confrontati sul territorio e abbiamo scritto un programma importante che parte dalla regionalizzazione della scuola, dalla creazione di posti di lavoro con la detassazione, dal welfare, dagli aiuti alle famiglie, e molto altro. Le nostre sono tutte misure strutturali e spiegate nel dettaglio, non slogan che alimentano la paura. Io voglio parlare del futuro del Friuli Venezia Giulia, di strumenti come innovazione e ricerca o turismo, di autonomia, temi sui cui qualcuno preferisce non confrontarsi. Noi abbiamo parlato della possibilità di garantire alle famiglie un aiuto pari a quasi 22mila euro per ogni figlio fino ai 18 anni, lui non fa altro che ripetere gli stessi slogan» conclude. 

«Fedriga è semplicemente il volto giovane ed empatico di un déjà vu: quel centrodestra che, tra il 2008 e il 2013, ha abbandonato il Fvg, lasciandolo all’inerzia totale mentre la crisi economica imperversava». Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg, Salvatore Spitaleri, aggiungendo che «il candidato presidente del centrodestra scappa davanti a ogni confronto diretto con Sergio Bolzonello perché, appunto, è solo un giovane volto e non sa, non ha mai amministrato nulla». 
Secondo Spitaleri «dietro Fedriga ci sono i vari Tondo e Romoli, Fontanini e Camber, Savino e Saro: il gattopardismo in salsa friulgiuliana. Tanti anni e incarichi politici truccati da un giovane di buoni studi, con una bella faccia e capacità comunicative».
«Del resto, è abbastanza evidente – osserva Spitaleri - ed è la vera ragione dell'assenza di Fedriga da tutti i confronti con Sergio Bolzonello: esaurito l’effetto di quattro slogan, il re è nudo. Fedriga non ha mai amministrato nulla e forse non saprebbe gestire nemmeno il suo condominio. Dietro di lui incombono dei sempreverdi».

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