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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Regionali, Serracchiani: «Fedriga è stato costretto a candidarsi»

«Se davvero Fedriga avesse voluto questa candidatura l'avrebbe messa sul tavolo da un bel po' di tempo e non quando erano finite tutte le altre figurine»

«Io ho potuto scegliere di servire la mia regione al Parlamento, Fedriga è stato costretto a candidarsi dopo averle tentate tutte per restare ancora a Roma» . Lo afferma la deputata del PD Debora Serracchiani, replicando al candidato presidente del centrodestra per la Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il quale oggi a Pordenone ha detto «io ho scelto la mia terra, qualcun altro ha scelto di andare a Roma»

«Anche i sassi sanno come è stata partorita la candidatura di Fedriga, alla fine - ha aggiunto Serracchiani - di un vergognoso balletto romano sulla testa della nostra regione. Quindi poche storie: Fedriga avrebbe voluto rimanere dov'era, magari con un incarico di governo ma la calata in massa di veneti e lombardi ha tarpato le sue ambizioni. È un candidato controvoglia, del quale in tanti anni non sappiamo che abbia fatto non dico per il Friuli Venezia ma nemmeno per la sua Trieste, di cui si è occupata invece con passione una romana trapiantata a Udine» .

Per Serracchiani «se davvero Fedriga avesse voluto questa candidatura l'avrebbe messa sul tavolo da un bel po' di tempo e non quando erano finite tutte le altre figurine» .

«Sono facce di bronzo che tentano di vendere un affiatamento da libri di Harmony. In realtà si sono mangiati vivi fino a pochi giorni e fa e non hanno un’idea di programma per il futuro. Lo dimostra il fatto che, anche oggi, non hanno parlato nemmeno di una proposta per il Fvg». Ha aggiunto il segretario regionale del Pd Fvg, Salvatore Spitaleri.

Secondo Spitaleri «abbiamo sentito dichiarazioni roboanti contro quanto fatto dal centrosinistra in questi anni senza tener conto di cosa il duo Tondo-Riccardi aveva lasciato nel 2013 e senza indicare una singola proposta per risolvere i problemi della gente: tipico di chi promette caramelle avendo le tasche vuote. Fedriga non dice mai dove vuole portare il Fvg, perché in realtà intende farne la nuova provincia della Padania, la dépendance di Zaia e Fontana, trascinando la nostra regione alla corte di Salvini come un trofeo, a compimento del mandato che Salvini stesso gli ha dato incoronandolo come candidato presidente del Fvg».

«Fa infine sorridere – conclude Spitaleri – l’abbraccio con Renzo Tondo e il ritrovato Riccardi, messo all’angolo fino a pochi giorni fa e ora depositario di credibilità, stima e sguardi affettuosi da parte del candidato presidente. Fedriga su Riccardi aveva posto un veto e Riccardi aveva detto che mai avrebbe fatto il suo vice. Ma alla fine si sono ritrovati: sarà la primavera».

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