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Regione Fvg autorizza uccellaggio: Enpa, Lac, Lav e Lipu presentano ricorso al TAR

La regione Friuli Venezia Giulia autorizza la cattura di uccelli migratori con mezzi vietati dalle norme europee e contro il parere dell'Ispra.

LA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA AUTORIZZA LA CATTURA DI UCCELLI MIGRATORI CON MEZZI VIETATI DALLE NORME EUROPEE E CONTRO IL PARERE DELL’ISPRA. LE ASSOCIAZIONI ENPA, LAC, LAV E LIPU: “TENTATIVO DI RIAPRIRE L’UCCELLAGIONE” PRESENTATO RICORSO AL TAR DI TRIESTE

La piaga dell’uccellagione, uscita definitivamente dalla porta grazie al recepimento italiano della normativa comunitaria, avvenuto con la legge 115 del 2015, si ripresenta alla finestra aperta illegittimamente dal Servizio Caccia della regione Friuli Venezia Giulia, che ha autorizzato il prelievo di piccoli uccelli migratori per rifornire gli allevamenti di richiami vivi. Ciò è avvenuto in violazione degli articoli 7 e 9 della direttiva Uccelli, che vieta senza possibilità di deroghe la cattura degli uccelli selvatici con reti e altri mezzi non selettivi, e della legge italiana, la 157 del 1992.

Lo stesso Ispra, l’autorità nazionale preposta a dare parere vincolante sulle deroghe alla normativa, ha evidenziato come l’attività richiesta dalla regione Friuli Venezia Giulia confligga con la normativa nazionale. Ciononostante, un decreto firmato dal Servizio Caccia regionale ha consentito la riapertura di due “bressane” (impianti di cattura con reti) allo scopo dichiarato di catturare alcune centinaia di uccelli per rimpolpare gli allevamenti di uccelli da richiamo, che i cacciatori utilizzano per la caccia da appostamento ai migratori. Per questo motivo le associazioni ENPA, LAC, LAV e LIPU, assistite dall’avvocato Linzola del foro di Milano, hanno depositato un ricorso al TAR di Trieste, con il quale viene richiesto l’annullamento del provvedimento regionale.«Un atto non giustificato e gravemente lesivo di norme nazionali ed europee di rango superiore – dichiarano le associazioni – predisposto ad esclusivo beneficio dei cacciatori, le cui conseguenze, anche attraverso l’apertura di una procedura d’infrazione comunitaria, ricadranno su tutti i cittadini.»

Ora il TAR di Trieste ha l’opportunità di rimettere le cose al loro posto, chiarendo definitivamente agli uffici regionali che le norme europee e nazionali hanno definitivamente stabilito che la cattura degli uccelli con le reti è un mezzo di cattura illegittimo che non può essere utilizzato, con buona pace degli uccellatori che nel corso di 36 anni hanno catturato ed ucciso milioni di uccelli migratori patrimonio della collettività europea.

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