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Regione, Serracchiani: «Riparto tagli senza effetti pratico per la regione»

I tagli di cui si è discusso riguardano prevalentemente il Fondo sanitario e quindi il Friuli Venezia Giulia, che gestisce in autonomia questa importantissima voce di spesa, per questo aspetto non sarà coinvolto

«Il riparto dei tagli imposti dalla Legge di Stabilità e dai Governi Letta e Monti non avrà alcun effetto negativo sul Friuli Venezia Giulia». Lo afferma la presidente, Debora Serracchiani, in riferimento alla proposta "sostanzialmente unitaria e soddisfacente" formulata questa mattina durante i lavori della Conferenza delle Regioni, proposta che sarà illustrata al Governo entro fine mese. I tagli di cui si è discusso riguardano prevalentemente il Fondo sanitario e quindi il Friuli Venezia Giulia, che gestisce in autonomia questa importantissima voce di spesa, per questo aspetto non sarà coinvolto.
Vi sarà unicamente una modesta riduzione di spazi finanziari, con un «impatto sul bilancio della nostra Regione contenuto nel limite di 5 milioni di euro e soprattutto innocuo dal punto di vista delle ripercussioni attese», spiega l'assessore alle Finanze Francesco Peroni, presente nei giorni scorsi all'avvio delle trattative.

«Si tratta infatti - precisa - di una riduzione che va a incidere su un'unica voce della finanza comunale: quella, in particolare dei debiti certi, liquidi, esigibili e non saldati al 30 giugno 2014. Su questa voce il riparto inizialmente ipotizzato assegnava alla nostra Regione 23 milioni di euro, che ora si riducono a 18. Tuttavia, secondo i dati accertati dalla Direzione delle Autonomie locali, il totale di questi debiti non ancora liquidati ammonta, nei nostri Comuni, a una cifra ben inferiore ai 18 milioni ora a disposizione. Dunque, la riduzione proposta dalla Conferenza delle Regioni non avrà effetti negativi per il Friuli Venezia Giulia, mentre avrà contribuito a garantire la coesione tra le Regioni nel dialogo col Governo. In definitiva, un'operazione politica a bilancio nettamente attivo», conclude Peroni.

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