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Politica

Riccardo Pilat. Un artigiano delle idee

Il più giovane candidato del centro destra alle prossime elezioni, con Autonomia Responsabile, espone il suo programma su Impresa e Lavoro, Turismo e Cultura, Sport, Porto Vecchio Sicurezza e Famiglia.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Riccardo Pilat si definisce “artigiano delle idee” prima di essere un Consulente. Ha sviluppato capacità nelle attività di consulting e di corporate sia in campo politico sia in quello economico ed è impegnato nel sociale e in attività culturali. Conservatore dialogante promuove una visione politica nuova, ispirata al bene comune. Tutte le sue scelte politiche hanno infatti un forte imprinting internazionale. I suoi valori si basano su Fiducia, Concretezza, Credibilità e Meritocrazia. Qui un suo recente commento: “La buona politica rappresenta per me un impegno costante per la crescita personale. Impegno indirizzato alle persone che mi circondano, pensando ai giovani e alle loro famiglie. In un Paese come il nostro dove la disoccupazione giovanile non accenna a diminuire, la preparazione personale e le capacità acquisite rivestono un’importanza fondamentale per il nostro futuro”. Il programma che intende portare avanti come candidato di Autonomia Personale a Trieste (il più giovane del centro destra) è riassunto qui di seguito:

IMPRESA E LAVORO - Incentivi per la creazione di aziende nel FVG. Si vuol puntare ad incentivare l’industria e la crescita delle imprese all’interno della Regione FVG. Come? • Attraverso la creazione di incentivi atti a promuovere l’imprenditoria giovanile e l’artigianato; • Concessione del Credito d'Imposta alle PMI del Friuli Venezia Giulia, con l’obiettivo di favorire la digitalizzazione dei processi e l’innovazione; • Semplificazione e revisione delle normative sulle imprese, il lavoro, l’ambiente e la pubblica amministrazione, eliminando ogni onere non obbligato dalla UE.

Il TURISMO e LA CULTURA - Il turismo è uno dei principali punti di forza della città di Trieste, che negli ultimi anni ha vissuto un vero e proprio “rinascimento turistico”. Sono sempre di più le navi da crociera che scelgono di attraccare nel porto. La città e tutta la regione possono migliorare l’offerta servita ai turisti attraverso nuove riforme come: creazione di un polo congressuale, all’interno di un progetto di qualificazione più ampio del Porto Vecchio, che possa al contempo accogliere un turismo maggiormente legato al mondo del business. Trieste città accessibile a tutti. La città alabarda è ricca di musei sparsi per tutta la provincia oltre che in città. Tuttavia sono pochi quelli “veramente” accessibili verso i disabili, come gli ipovedenti e i sordi. È quindi essenziale abbattere le “vere barriere” che limitano la conoscenza del bagaglio culturale di Trieste e della regione tutta. • Potenziamento delle Infratrutture. Il turismo passa anche per le infrastrutture, poiché senza l’uno non esisterebbe l’altro. Potenziare le infrastrutture come l’alta velocità, istituire nuovi attracchi per le navi da crociera all’interno del porto vecchio e l’ampliamento del Trieste Airport, può portare alla regione un potenziale turistico inaspettato; • Creazione di un fondo regionale per la tutela e la promozione del parco del di Miramare; • Ideazione e realizzazione di un fondo regionale per la promozione turistica del FVG e della città di Trieste al fine di ampliare il turismo all’interno della Regione, aumentando così il flusso di lavoro dei commercianti e delle aziende locali.

LO SPORT -Le politiche sportive sono troppo spesso bistrattate eppure il Friuli Venezia Giulia e Trieste stessa sono due anime dalla stessa mentalità sportiva. Per questo è essenziale ideare un polo sportivo di giurisdizione regionale. Questo dovrà comprendere tutti gli sport presenti nel capoluogo e la provincia. La giurisdizione e i fondi regionali sono essenziali per permettere inoltre lo stanziamento di incentivi verso i nuclei familiari con bambini sotto i 15 anni (e ISEE sotto i 16.000€) che hanno la volontà di iscriverli ad attività sportive. Tali fondi andranno a coprire l’intera quota d’iscrizione annuale e il rimborso totale delle attrezzature necessario allo svolgimento dello sport stesso.

IL PORTO VECCHIO -Il Porto vecchio è una grande risorsa non sfruttata. Sono molte le potenzialità che si possono valorizzare affinché quest’area torni al suo antico splendore e dia lustro all’intera regione e alla città stessa di Trieste. • La costruzione del centro congressi in vista anche di ESOF2020 può essere il volano di lancio dell’area del Porto Vecchio. A questo però si aggiunge la necessità di costruire una piattaforma che favorisca la creazione e lo spostamento di una rete di aziende innovative e di servizi che possano essere di valore pro attivo per lo sviluppo di tutta l’area, rendendola parte integrante della città sia a livello lavorativo sia nella quotidianità del vivere comune; • Nuovi ormeggi per le navi da crociera. Variare l’offerta crocieristica permettendo a molteplici compagnie di attraccare in città. Questo come? Arrivando dagli attuali 2 ormeggi siti alla stazione marittima fino a 5 ormeggi, all’interno del porto vecchio. Questo porta a Trieste un riciclo costante di turisti, con il conseguente incremento delle entrate cittadine; • Potenziamento ed incremento della sinergia comunale costiera, passando lo sviluppo di un percorso turistico ciclo pedonale che parta da Muggia, coinvolga la città di Trieste, il Porto Vecchio e la strada costiera, inglobando Marina d’Aurisina e Portopiccolo terminando sul sentiero Rilke con il castello di Duino;

LA SICUREZZA - La sicurezza è sicuramente tra i temi più delicati. I luoghi più sensibili sono le periferie, spesso mal sorvegliate e poco illuminate. Tra le soluzioni vi è la possibilità di introdurre degli sgravi fiscali o degli incentivi economici verso la piccola e media impresa con attività commerciali fronte strada, al fine di poter installare insegne luminose e sporgenti con l’obiettivo di migliorare la visibilità delle strade.

LA FAMIGLIA - La famiglia è tra i principi fondamentali su cui si basa la nostra intera tradizione popolare. L’art. 31 della Costituzione italiana recita: «La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo». È quindi un diritto e un dovere delle istituzioni tutelarla e assisterla con i mezzi a loro disposizione. Come? • Intervento attivo sull’emergenza abitativa andando a riorganizzare il regolamento per l’assegnazione delle case ATER; • Sensibilizzazione delle istituzioni verso l’emergenza lavorativa della fascia di giovani che va dai 18 ai 35; • Agevolazioni fiscali verso le aziende che assumono disoccupati ancora non idonei all’età pensionistica;

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