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Politica

Ricreatori, la delibera Brandi passa in Consiglio: prezzo simbolico di 12 euro all'anno

Favorevoli, oltre alla maggioranza, anche i pentastellati, Poropat e De Gioia; astenuto il Pd

«Sappiamo che questo non è l’unico strumento per riprendere le iscrizioni sostanzialmente calate nei ricercatori, ma è un inizio, come le altre iniziative messe in atto da questa Amministrazione». Così l'assessore ai servizi educativi Angela Brandi ha cominciato a esporre la sua delibera che porta l'iscrizione ai ricreatori comunali dai 25 ai 221 euro (in base alle fasce di reddito) alla «cifra simbolica di 12 euro all'anno».

«La delibera è tornata approvata da tutte le circoscrizioni (esclusa la prima con motivazioni che esulano dal testo) - ha continuato Brandi -: le iscrizioni sono sostanzialmente calata dal 2013 con l’introduzione delle tariffe e siamo arrivati al peggior dato del 2015-16 con 1826 iscrizioni (quando prima si registravano 3525 iscritti). Molti si sono trovati in difficolta a passare da 13 euro a 221 euro (tariffa massima applicata fino a oggi). Non solo non abbiamo aumentato nessuna tariffe dei servizi comunali, ma addirittura ne abbassiamo una. Ma c'è ancora un piccola parte politica che, per bandiera, continua a resistere per lasciare le fasce di reddito: chi voterà contro dovrà spiegare ai cittadini perchè è contrario al taglio di una tariffa».

Opposizione

«Il calo era già presente da tempo e l’introduzione delle fasce era voluto proprio per aumentare la frequenza», ha replicato Valentina Repini (Pd) seguita poi da Maria Teresa Bassa Poropat (Insieme per Trieste): «Dovremmo far riferimento solo alle presenze, non alle iscrizioni ed è quello che abbiamo chiesto alla dirigente. Per quanto io sia favorevole, l’analisi andrebbe fatta in base alle offerte educative e ricordare che ci troviamo in epoca diversa da quella della nascita del ricreatorio». Della stessa idea anche Roberto De Gioia (Verdi-Psi): «Ancora non siamo riusciti a capire come fare questo rilancio: il ricreatorio nasce quando non c’erano le associazioni sportive, teatrali, ecc. Ora quello che si faceva in ricreatorio lo si fa in associazione. Comunque sono sempre stato contrario alle tariffe e quindi voterò a favore».

«Mi spiace non vedere l’ex assessore nonchè segretaria del Partito democratico (Antonella Grim, ndr) in aula per un confronto sul perchè siano state introdotte le tariffe. I dati sulle iscrizioni siano molto eloquenti e il calo coincide con l’introduzione delle tariffe in base all’Isee - ha sottolineato Paolo Menis (M5s) -. Non solo c’era l’aumento della tariffa, ma anche la burocratizzazione dell’iscrizione che complica il compito delle famiglie».

Maggioranza

«Volevamo a un percorso dove il ricreatorio ritorna alle origini, una sorta di scuola di vita, in un contesto e percorso di crescita diversa», ha ricordato Manuela Declich (Forza Italia), presidente dell'apposita commissione consiliare. «Un ottimo reinizio, perchè si è perso un po’ anche il senso forte di appartenenza di una volta - ha aggiunto Paolo Polidori (Lega Nord) -. Credo sia più un’operazione di marketing che vuole rivalorizzare un’istituzione di Trieste».

Votazione

Dopo la discussione, il presidente Grabrielli ha dato via al voto che ha visto maggioranza, Movimento 5 stelle, Poropat e De Gioia favorevoli, mentre l'intero gruppo Pd si è astenuto

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