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Rifondazione Comunista Trieste: «Ripresa economica fasulla, dal governo nessuna proposta»

Lo riferisce in una nota Peter Behrens, segretario provinciale di Rifondazione Comunista

«Sulla stampa recentemente è stata data la notizia che la “ripresa”, se mai c’è stata, è finita. Questo anche se solo due giorni prima si era detto che invece il PL riprendeva a crescere anche se di poco, ma in modo significativo, in quanto erano aumentati i fatturati dei servizi: non quantità e qualità, solo i fatturati cioè il coso dei servizi stessi». 

Lo riferisce in una nota Peter Behrens, segretario provinciale di Rifondazione Comunista.

«Ma si sa - continua la nota -  le statistiche economiche sono una scienza inesatta legate ai parametri di riferimento che sono diversi per ogni società di valutazione, per nulla di nuovo fin qui. Neppure si può parlare di grandi novità sul piano delle proposte del governo. Se si dice che va bene bisogna andare avanti con privatizzazioni dei beni pubblici, riduzione dei diritti dei lavoratori (“pardon” riforme del lavoro si dice oggi), e manovre sul fisco in modo da ridurre sempre più i servizi garantiti a tutti i cittadini per farli fornire solo ai cittadini che possono pagare. Quando  qualcuno dice che va male allora si dice che non si è fatto abbastanza in quei campi e che si deve andar avanti con le “riforme!”. In più Renzi dice che è necessario cambiare la Costituzione, come se la presenza del senato elettivo (dopo ci sarà comunque un senato solo i cittadini non potranno più scegliere i loro rappresentanti) fosse un ostacolo agli investimenti all’onestà fiscale e alla creazione di posti di lavoro. Scusi signor primo ministro, ma il collegamento logico tra i due fatti ci manca».

«In compenso - sottolinea Behrens -, nel nome della libertà di impresa, dopo che il governo ha fatto esattamente quanto Marchionne voleva sul piano della “flessibilizzazione” del lavoro, arriva la notizia che la dirigenza di Exor, la finanziaria degli Agnelli, si trasferisce in Olanda ma, assicura un sorridente Elkan, non è per pagare meno tasse, Exor sarebbe già un guscio vuoto perché gli interessi della famiglia sono già da tempo in Olanda».

«In compenso - conclude - domenica Marchionne era a Monza, magari applaudito dai tifosi della Ferrari, e nessuno del governo ha pensato di chiedergli di pagare le tasse in Italia e di riportarvi  le aziende ecc. A già, dimenticavo, il senato è ancora elettivo, per questo lui e gli Agnelli stanno all’estero coi loro soldi… Ma ci facciano il piacere, avrebbe detto Totò».

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