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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica e decentramento

Circoscrizioni, l'alleanza tra Fratelli d'Italia e Adesso Trieste agita i moderati

Medau e Tremul (FdI) propongono una commissione speciale per trattare il tema della riforma sul decentramento, per 'potenziare' le funzioni dei parlamentini. Adesso Trieste si dichiara disponibile a collaborare. Pareri contrari da Punto Franco e Lista Dipiazza. Medau: "Nessuno strappo, volevamo solo abbreviare i tempi"

Forze politiche opposte si trovano d’accordo sulla riforma delle circoscrizioni: Fratelli d’Italia propone di istituire una commissione speciale per ridefinire il decentramento amministrativo del Comune verso un potenziamento delle circoscrizioni stesse, e Adesso Trieste si dichiara "disponibile a partecipare all'Iter". La proposta non è stata ben recepita dalle forze moderate in Consiglio Comunale, sia nella maggioranza che nell'opposizione. Francesco Russo (Pf), in particolare, ha parlato di "fuga in avanti", e Giorgio Cecco (Ld) giudica "non necessaria" la creazione di una commissione speciale, essendo l'argomento già previsto in prima commissione. I malumori all'interno della maggioranza andrebbero tuttavia ben oltre questa nota ufficiale, e riguarderebbero buona parte del centrodestra in Consiglio. 

Il capogruppo di FdI Marcelo Medau, da cui è partita la proposta in collaborazione con il consigliere Corrado Tremul, ha infatti dichiarato: "non si è capito bene il motivo di questa bagarre perché non c'è un documento ufficiale o una mozione, solo una proposta e qualche incontro informale tra noi e Laterza. Sapevamo che c'era un comune denominatore quindi abbiamo pensato di convergere invece di presentare più mozioni. Abbiamo pensato, come previsto da regolamento, di creare una commissione speciale temporanea per ascoltare portierati e associazioni".

"Forse ho peccato di ingenuità e di inesperienza non parlandone prima con l 'assessore Lobianco - ha detto l'esponente di FdI -, ma non è stato fatto con cattiveria. Non c'è nessuno strappo, solo un'iniziativa nata dal cuore per dare più voce al territorio, evitando tempistiche troppo lunghe". Secondo l'esponente di FdI la necessità di riformare le corcoscrizioni nasce dal fatto che "le mozioni dei consiglieri circoscrizionali raramente hanno seguito, e questo a fronte di un lavoro immenso. Le circoscrizioni hanno poca capacità decisionale e necessitano di un più fluido e diretto rapporto con il comune”.

Il capogruppo di Adesso Trieste Riccardo Laterza ha spiegato in una conferenza stampa che “abbiamo valutato positivamente l’apertura di Fratelli d’Italia, gruppo dal quale siamo opposti per motivi sia programmatici che valoriali, ma su questo tema è necessario un ragionamento trasversale”. Per l’esponente di Adesso Trieste “Le circoscrizioni devono avere un potere esecutivo più forte, un bilancio proprio e delle competenze sui temi che riguardano la vita quotidiana delle persone come il sociale, i lavori pubblici, il verde pubblico e la mobilità” oltre a “strumenti di partecipazione dei cittadini, bilancio partecipato, case di quartiere dove le persone possano ritrovarsi ed elaborare nuove idee e patti di collaborazione per permettere alla cittadinanza nelle sue forme organizzate di prendersi cura del patrimonio pubblico. Temi già presenti nel programma della giunta Dipiazza, su cui ci eravamo dichiarati disponibili a collaborare”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i consiglieri circoscrizionali Tommaso Vaccarezza e Barbara Chiarelli, la quale ha messo l'accento sul maggior coinvolgimento della cittadinanza, con la creazione di un Regolamento sulla cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani, una maggiore chiarezza sugli Open data e l’introduzione di piattaforme di partecipazione online “ben diverse da quella usata per il progetto di piazza Sant’Antonio - ha concluso Chiarelli -, che ha coinvolto pochi cittadini, e quei pochi commenti arrivati su un progetto già preconfezionato non hanno avuto poi un reale riscontro, perché a distanza di tre anni il progetto di rigenerazione della piazza è ancora fermo”.

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