Rigassificatore, Grim contro Bucci: «Nel 2012 favorevole, ultimo che può parlare»

Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

«Spero che la campagna elettorale sia finita‎ anche per l'assessore Bucci, a meno che non stia già mirando al 2018. Infatti per un assessore il bene di Trieste dovrebbe venire prima di tutto, ma per Bucci pare più importante continuare ad attaccare la presidente della Regione».

Lo afferma la segretaria regionale del Pd Antonella Grim, replicando alle parole dell'assessore allo Sviluppo economico Maurizio Bucci, per il quale il progettato rigassificatore di Zaule sarebbe un problema che la presidente della Regione dovrebbe «risolvere da sola». 

«Prendiamo atto che Bucci tira fuori il Comune dalla partita del rigassificatore. Può permetterselo, perché in effetti Serracchiani e Cosolini avevano già messo al sicuro il risultato, andando a Roma dal ministro Calenda, ma il suo atteggiamento pare in sintonia con il suo passato, del quale forse non conserva memoria».

«Invece noi ricordiamo bene l'apertura di Bucci all'impianto ancora del 2012, quando a fronte della presentazione di uno studio Nomisma, si allineava  alla giunta Tondo contro Trieste e proponeva, in barba alla base del suo partito, ulteriori valutazioni sul rigassificatore. Siamo spiacenti, assessore Bucci, ma leiè uno degli ultimi abilitati a esprimersi su questo tema».

«E' stata questa Amministrazione regionale, facendo proprie le indicazioni del Partito democratico, a tutti i suoi livelli territoriali, a opporsi concretamente  all'impianto di rigassificazione di  Zaule. ‎Analoghe sono state le prese di posizioni istituzionali degli Enti locali interessati, fin dall'aprile 2015, con il primo ricorso all'autorità amministrativa».‎