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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Rigassificatore: il Commissario Europeo all'Ambiente Risponde alla Serracchiani

"Mi compiaccio per l'interesse da lei mostrato per la questione e confido che ciò contribuirà a trovare la soluzione migliore a favore di uno sviluppo sostenibile". Lo scrive il Commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik, in una lettera...

"Mi compiaccio per l'interesse da lei mostrato per la questione e confido che ciò contribuirà a trovare la soluzione migliore a favore di uno sviluppo sostenibile".
Lo scrive il Commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik, in una lettera indirizzata alla presidente della Regione, Debora Serracchiani, la quale nei giorni scorsi aveva espresso alla Commissione europea la posizione di ferma contrarietà alla realizzazione di un impianto di rigassificazione nel Golfo di Trieste. "Ritengo sia assai importante che le autorità locali interessate partecipino allo sviluppo di simili progetti, in quanto esse sono a diretto contatto con i territori su cui i progetti produrranno i loro effetti", sostiene il Commissario UE, evidenziando di prendere atto "della contrarietà dell'esecutivo del Friuli Venezia Giulia alla realizzazione di un rigassificatore, in quanto incompatibile con il traffico attuale e futuro del porto".

Potocnik quindi puntualizza che già "nel 2009 la Commissione europea ha avviato un'indagine diretta ad accertare la corretta applicazione delle norme comunitarie con riferimento alla possibile realizzazione di tali impianti nel golfo di Trieste".

E aggiunge: "fermo restando che spetta soltanto alle autorità nazionali decidere circa l'opportunità di un determinato tipo di progetto in una determinata zona, mi preme di informarLa che nell'ambito della suddetta indagine la Commissione continua a
seguire gli sviluppi delle procedure autorizzative dei progetti in questione, al fine di garantire in particolare il rispetto della diretta (la 85/337/CEE) concernente la valutazione dell'impatto ambientale".

"Scopo di tale direttiva - ricorda il Commissario - è assicurare che, nel prendere le loro decisioni, le autorità nazionali tengano nel debito conto gli impatti ambientali dei progetti".

Impatti che "non possono essere valutati senza un'adeguata consultazione di tutte le parti interessate, tra cui in particolare il pubblico, le autorità locali e, qualora si tratti di progetti con potenziali impatti transfrontalieri, come nel caso di specie, anche gli altri Stati membri".

E "la Commissione europea ha sempre insistito presso il Governo italiano sull'importanza di tali consultazioni", conclude Janez Potocnik.

Parallelamente anche il Segretariato generale della Commissione europea, a nome del presidente Josè Manuel Barroso, ha comunicato alla presidente Serracchiani che il Servizio comunitario responsabile per l'energia sta esaminando tutti gli aspetti sollevati dal Friuli Venezia Giulia.

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