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"Rimborsopoli": Piero Camber sospeso dal Consiglio Regionale

La sospensione temporanea segue la sentenza della Corte d’Appello sul caso relativo agli anni 2010-2012. L’esponente di Forza Italia era stato in quella sede condannato con la condizionale, la non menzione e riconoscimento per la tenuità dei fatti

Piero Camber è stato temporaneamente sospeso dall’incarico di consigliere regionale. Diventa quindi esecutiva la sentenza della Corte d’Appello di Trieste sul caso “Rimborsopoli” (anni 2010-2012). L’esponente di Forza Italia era stato in quella sede condannato (con la condizionale, la non menzione e riconoscimento per la tenuità dei fatti) per aver utilizzato fondi di gruppi politici per spese definite "ambivalentemente non pertinenti", e con lui l’ex assessore Maurizio Bucci, Gaetano Valenti (ex Pdl), Antonio Pedicini (ex Pd), Piero Tononi (ex Pdl), Daniele Galasso (ex Pdl) e Gianfranco Moretton (ex Pd). Precedentemente era stato assolto in formula piena dal Tribunale di Trieste e dalla Corte dei Conti, in via definitiva. Ora ci sarà ricorso in Cassazione.

La sospensione

La notizia della sospensione, per cui è prevista una durata di almeno 18 mesi, di cui 3 già trascorsi, è stata confermata ufficialmente il 2 aprile. Non è previsto alcun subentro; infatti la c.d. legge Severino, entrata in vigore nel gennaio 2013, pur prevedendo la possibilità della surroga temporanea, non è stata recepita in tal senso nè dalla giunta Serracchiani nè da questa Fedriga. Rimane pertanto invariato il numero dei consiglieri regionali.

L'ultima mozione

L’ultima mozione di Camber (che al momento preferisce non rilasciare dichiarazioni), era a favore del casco refrigerante “Salva Capelli” per i pazienti oncologici in cura con la chemioterapia.

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