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Autonomie locali, Roberti: "90 milioni per 200 opere pubbliche in FVG"

Parte della somma proviene da 301 milioni di mutui pro investimento inseriti nella legge di Stabilità. "E' una scelta forte quella di indebitarsi per far partire l'economia, ma spero che questo porterà a tagliare nastri già nei primi mesi del prossimo anno".

Parte il progetto Cantieri Aperti, per il quale saranno stanziati 90 milioni di euro in tre anni a Uti e Comuni del FVG per realizzare circa 200 opere pubbliche nel territorio regionale. Di questa somma, 70 milioni provengono da 301 milioni di euro di mutui pro investimento inseriti nella legge di Stabilità, mentre i restanti 20 milioni, che saranno erogati nell'ultima annualità, sono fondi già previsti per le Uti.

Lo ha annunciato oggi a Trieste l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, il quale ha dichiarato che "è una scelta forte quella di indebitarsi per far partire l'economia", ma ha auspicato la probabililtà di "iniziare a tagliare nastri già nei primi mesi del prossimo anno". 

Responsabilizzare i comuni

Roberti ha spiegato che “Nella concertazione l'amministrazione regionale e l'ente locale (Comune o UTI) elaborano insieme un elenco di proposte per un'opera pubblica da finanziare. Questa modalità prevede un preciso cronoprogramma a cui i Comuni dovranno attenersi: i fondi stanziati dovranno essere spesi nell'anno in cui vengono concessi, altrimenti vengono persi. Naturalmente potranno esserci delle deroghe ma l'intento è quello di responsabilizzare i comuni perché realizzino nel breve periodo le opere pubbliche. La pianificazione triennale ha inoltre l'obbiettivo di portare a termine il progetto anche in vista dei cambiamenti che naturalmente avvengono nel lungo periodo”.

Infrastrutture e sport

Coinvolti soprattutti gli assessori Pizzimenti (Infrastrutture e Territorio) e Gibelli (Cultura e Sport), che hanno presentato, in un confronto con gli amministratori locali, diverse iniziative. In particolare Gibelli, come ha dichiarato l'assessore alle Autonomie locali, "ha impostato la sua linea di indirizzo sull'impiantistica sportiva, per concentrarsi sulla manutenzione dell'esistente, e valorizzare quella che è un'importante risorsa nella nostra regione, spesso trascurata".

Nessuna penalizzazione

Roberti ha anche colto l'occasione per togliersi "un sassolino dalla scarpa: a differenza della precedente amministrazione, che per una scelta di carattere politico aveva distribuito le risorse solo ai comuni entrati nelle UTI, noi abbiamo operato in maniera diversa e del tutto inclusiva. Dopo la manovra dello scorso luglio che ha permesso di riequilibrare gli stanziamenti, qualcuno si aspettava che stavolta, per contrasto, avremmo penalizzato le Uti, ma non ripeteremo gli errori del passato, e infatti 35,5 milioni andranno ai comuni e 54,5 alle Uti, perchè per noi non esistono comuni di serie A o di serie B”.

Nel dettaglio

Nella suddivisione per aree di competenza, 6,5 milioni di euro riguarderanno le Autonomie locali, in particolare per impianti di videosorveglianza e controllo varchi, 39,4 Cultura e Sport (impianti e strutture), 39,5 Infrastrutture (strade, rotonde, ponti, piste ciclabili etc), 1,7 Attività produttive, 1,6 Salute e Politiche sociali (case di riposo, centri diurni etc) e 1,3 Risorse agroalimentari che, ha anticipato Roberti, potrebbero essere implementati fino a 2 milioni. Infine, trasversalmente rispetto alle direzioni regionali che gestiranno le assegnazioni, la montagna acquisirà 15,5 milioni di euro e l'edilizia scolastica 15,8 milioni per adeguamenti antisismici, messe in sicurezza e adeguamenti vari.

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