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Roberto Menia, sui matrimoni gay: «Cosolini non sia ipocrita»

Roberto Menia, presidente degli "Italiani di Trieste" spara a zero contro il sindaco Roberto Cosolini e la sua decisione di trascrivere due matrimoni tra persone dello stesso sesso avvenuti all'estero

«Può darsi che il sindaco Cosolini “recuperi”  a sinistra aprendo ai matrimoni gay, ma cerchi di non essere ipocrita parlando di “dovere civico ed etico».
Dice il presidente degli "Itailani di Trieste" che in una nota del suo ufficio stampa aggiunge ancora: «Il dovere civico di un sindaco è quello di applicare le leggi, non il contrario.

E come ben sa la Legge fondamentale, cioè la Costituzione, riconosce il matrimonio tra uomo e donna, non altro. Sotto il profilo dell’etica,  essa deriva (e non solo per fede religiosa o tradizione) dalla legge naturale. La famiglia nasce con lo scopo di garantire il perpetuare la comunità. E lo fanno uomo e donna».

Concludendo: «Nessuno nega diritti ad altri, ma non si pretenda di parificare al matrimonio a ciò che esso non è e non potrà mai essere».

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