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Ziberna (FI): «Scandaloso Pd applica le leggi con due pesi e due misure»

Duro affondo di Rodolfo Ziberna verso la giunta Serrachiani: «L'assordante silenzio della presidente Serracchiani, che del finto moralismo ha fatto il suo successo elettorale, sui consiglieri Marsilio e Agnola, che non si sono dimessi dalla carica di presidente di una cooperativa che riceve contributi regiolali»

«Non posso davvero credere a ciò che ho letto della conferenza stampa convocata lunedì dal Gruppo consiliare regionale del Pd sul caso dei consiglieri Marsilio e Agnola, che non si sono dimessi dalla carica di presidente di una cooperativa che riceve significativi contributi regionali: il senso di ciò che il Pd ha affermato è che le norme le applica a suo piacimento, con due pesi e due misure. In buona sostanza: con estrema rigidità e severità al centro destra e solo quando fa comodo a tesserati e amministratori di sinistra»

«E tutto ciò con  l'assordante silenzio della presidente Serracchiani, che del finto moralismo ha fatto il suo successo elettorale, sebbene nel Friuli Venezia Giulia - è bene ricordarlo - l'80% dell'elettorato non l'abbia votata come presidente. Ad affermarlo è Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo FI in Consiglio regionale, che aggiunge.

Dopo l'elezione a consigliere regionale, come tutti i consiglieri avrebbero dovuto fare, mi sono dimesso da numerose cariche di amministratore di associazioni (lega Nazionale Gorizia, ANVGD Gorizia, Consorzio universitario Gorizia, Sergio Amidei, Associazione Giuliani nel Mondo, ecc.) in quanto beneficiavano di contributi in misura superiore al 10% del proprio bilancio.

Con estrema serenità ora il Pd ci viene a dire che per i suoi consiglieri non era proprio così necessario applicare la legge regionale 21/2004, approvata peraltro durante la Giunta Illy, e che ora (ma solo perché scoperti) è sufficiente che i due consiglieri si dimettano. Ma scherziamo? Sono componente della Giunta delle elezioni - aggiunge Ziberna - e nessuno mi ha mai informato che i consiglieri Enzo Marsilio e Enio Agnola fossero in condizione di evidente incompatibilità. Nella riunione del prossimo 10 giugno pretenderò non una superficiale giustificazione ma, passo dopo passo, ogni atto prodotto e ogni persona che ne fosse a conoscenza.

Si tratta di colpevole errore solo degli uffici o è possibile ravvisarsi anche una complicità da parte di altri consiglieri regionali che hanno concorso nell'omettere la comunicazione alla Giunta delle elezioni e al Consiglio regionale? Per due anni questo Consiglio ha votato norme e provvedimenti con due dei suoi componenti in evidente incompatibilità e conflitto di interessi. E' scandalosa ora la giustificazione del capogruppo Pd, ovvero che ci sono troppe leggi per ricordarsele tutte. Troppe? Una sola: la 21/2004, che si legge in un minuto. Scopriamo che per il Pd è sufficiente sostenere di non conoscere una legge per sentirsi esonerato dall'applicarla. Ma in quale mondo vive questo Pd?

Non voglio fare il giustiziere sulle non veritiere od omesse dichiarazioni, sui contributi percepiti dalle loro cooperative, che saranno oggetto altrove di giudizio - così ancora Ziberna -
ma rimango letteralmente scandalizzato per come questa sinistra cerchi di insabbiare tutto ciò che la riguarda, per giunta a oggi anche con il beneplacito della presidente Debora Serracchiani, la quale applica come sempre due pesi e due misure. Lo abbiamo visto anche in sede di assunzioni discutibili di tesserati di sinistra. Ma sbaglia di grosso questa sinistra se crede di poter infrangere la legge a suo piacimento senza temerne le conseguenze.

E questo scandalo - conclude Ziberna - ma solo per il momento, sta coprendo quello dell'uso di una macchina blu da parte del consigliere Pd Vittorino Boem che, pur percependo personalmente un rimborso per le spese anche di viaggio, si è fatto condurre da una macchina di servizio a Cividale, con tutti i costi aggiuntivi per l'Amministrazione regionale che da ciò ne consegue.

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