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Rosolen (Cons.Reg. -Un'Altra Regione) su Accorpamento Ater: "Rischio Concreto di Aumento degli Affitti"

“Non basta tagliare i nastri alle inaugurazioni, distribuire promesse e cavarsela con qualche dose di retorica a buon mercato. Serve una linea politica per tutelare e valorizzare le Ater.  Dov’è la Regione? Cosa fa l’assessore Riccardi...

"Non basta tagliare i nastri alle inaugurazioni, distribuire promesse e cavarsela con qualche dose di retorica a buon mercato.

Serve una linea politica per tutelare e valorizzare le Ater.
Dov'è la Regione?
Cosa fa l'assessore Riccardi, professionista degli annunci, oltre a mettersi in vetrina?
Come verrà tutelata Trieste, dove si concentra quasi il 50% del patrimonio Ater?".

Alessia Rosolen, consigliere regionale di Un'Altra Regione, solleva il caso dell'"impietoso tiro al piccione che si delinea ai danni degli alloggi Ater.

L'incognita Imu è dietro l'angolo, c'è il rischio concreto che i costi e gli affitti lievitino, eppure la Regione è del tutto assente.

Non ha coinvolto i parlamentari per panificare una strategia che contenesse l'impatto dell'Imu, non ha convocato un tavolo di confronto con i Comuni per stabilire quale tariffa applicare, non ha pensato ad alcun accorgimento o correttivo per proteggere i cittadini e risolvere disparità territoriali che penalizzano sempre e solo i cittadini.

Ricordo che, grazie al governo Monti, gli alloggi Ater pagano l'Imu, le fondazioni bancarie no.

In compenso, il presidente Tondo ha deciso di fare dell'Ater un capro espiatorio, da ghigliottinare in pubblica piazza per poter poi rivendicare il merito di aver abbattuto i costi della politica.

Questo è populismo allo stato puro, che non risolve i problemi e tenta di raggirare l'opinione pubblica".

Ancora Rosolen: "Riccardi gestisce le Ater da quasi due anni. In questo periodo, abbiamo assistito a un diluvio di dichiarazioni di intenti e proclami.
Ma, i fatti?

Alla fine, per coprire il vuoto, si pensa di procedere con il commissario unico perché in quattro anni non si è stati capaci di adeguare la visione politica del "sistema casa" in regione a fronte di una crisi che ha colpito soprattutto le fasce più esposte.

La politica abdica al suo ruolo, scaricando le responsabilità su una sola persona".

Rosolen rileva che "Trieste vanta il patrimonio immobiliare più ricco, 13mila alloggi sui 30mila in regione, e ha 110 anni di storia di edilizia sociale.

Il progetto della Regione, con il commissario unico, consiste nel cedere gli appartamenti vecchi per costruirne di nuovi, senza alcun vincolo territoriale.

Il rischio è che si proceda a svendere le case di Trieste, per costruirne di nuove a Tolmezzo o Udine.

La Regione che garanzie dà a Trieste?".

Infine, Rosolen punta l'indice contro una giunta che "ha aperto il manuale Cencelli per spartire tra Udine e Trieste le future sedi di Ater ed Erdisu.

Peccato che, comunque vada, Trieste ci perderà, visto che porta in dote più servizi e un più consistente patrimonio immobiliare.

Ma, si sa, il presidente bada bene a innaffiare l'orticello di casa".



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