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Rosolen (Gruppo Misto); Proposta di Legge sui Problemi Legati alla Ferriera di Servola

La proposta di legge presentata questa mattina dal consigliere regionale Alessia Rosolen (Gruppo Misto) è prima di tutto un atto di tutela della salute dei cittadini che vivono a Trieste e - in particolare - nella zona a ridosso la Ferriera di...

La proposta di legge presentata questa mattina dal consigliere regionale Alessia Rosolen (Gruppo Misto) è prima di tutto un atto di tutela della salute dei cittadini che vivono a Trieste e - in particolare - nella zona a ridosso la Ferriera di Servola.
Una piccola norma, sollecitata dai comitati dei cittadini che hanno sottoposto all'attenzione dei consiglieri regionali il testo approvato all'unanimità dal Consiglio regionale della Puglia per il territorio del comune di Taranto.

Si tratta di una norma finalizzata ad assicurare alla popolazione triestina più elevati livelli di tutela della salute e della salu

brità dell'ambiente, attraverso azioni di contenimento dei valori di concentrazione in aria ambiente del benzo(a)pirene, pericoloso inquinante, altamente nocivo per la salute umana.

La proposta di Legge stabilisce che nell'area triestina in cui viene rilevato il superamento del valore medio annuo di concentrazione di tale inquinante ed in presenza di un pericolo di danno grave per la salute, la Regione possa adottare tutte le misure necessarie ad intervenire sulle principali sorgenti emissive in modo da contrastare efficacemente i fenomeni di inquinamento sanitario ed ambientale prodotti da tale inquinante.

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In tal senso la Proposta di Legge regionale esprime un forte indirizzo all'azione di governo sul territorio, ritenendo doveroso attuare interventi volti a salvaguardare concretamente la salute della popolazione esposta, senza dover attendere il termine del 31 dicembre 2012, previsto dal legislatore nazionale con il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155 "Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa".

Tale Decreto di recepimento della Direttiva 2008/50/CE sostituisce le disposizioni di attuazione della direttiva 2004/107/CE, istituendo un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria. Tuattavia tale Decreto, nell'abrogare espressamente sia il DM 25.11.1994 sia il D.Lgs. 152/07, di fatto azzera e rende inattuali l'insieme delle azioni definite in conformità della normativa previgente spostando in avanti, seppur in linea con quanto definito dal legislatore europeo, il termine temporale per il perseguimento del valore obiettivo di concentrazione di benzo(a)pirene in aria ambiente di 1ng/m3 al 31 dicembre 2012.

Tale Proposta di legge ha - dunque - come finalità le azioni che consentano di riportare la concentrazione di benzo(a)pirene entro il valore di 1 ng/m3 entro il più breve tempo possibile al fine di prevenire i potenziali effetti nocivi dell'esposizione a lungo termine della popolazione insediata nella zona di Servola e ciò anche alla luce del principio di cautela, contemplato dall'art. 1919 del Trattato di Lisbona ed inserito tra le disposizioni del Trattato che esprimono gli obiettivi fondamentali e i principi essenziali dell'azione comunitaria.


PROPOSTA DI LEGGE

Presentata dal consigliere Rosolen

«Misure urgenti per il contenimento dei livelli di benzo(a)pirene nella provincia di Trieste»

Presentata il 28 febbraio 2011

Signor Presidente, Signori Consiglieri,

la Proposta di Legge che si pone alla Vostra attenzione è una norma di tutela della salute che rientra nelle materie di competenza concorrente di Stato e Regioni.
Si tratta di una norma finalizzata ad assicurare alla popolazione triestina più elevati livelli di tutela della salute e della salubrità dell'ambiente, attraverso azioni di contenimento dei valori di concentrazione in aria ambiente del benzo(a)pirene, pericoloso inquinante, appartenente alla famiglia degli idrocarburi policiclici aromatici, altamente nocivo per la salute umana.
La proposta di Legge stabilisce che nell'area triestina in cui viene rilevato il superamento dle valore medio annuo di concentrazione di tale inquinante ed in presenza di un pericolo di danno grave per la salute, la Regione possa adottare tutte le misure necessarie ad intervenire sulle principali sorgenti emissive in modo da contrastare efficacemente i fenomeni di inquinamento sanitario ed ambientale prodotti da tale inquinante. In tal senso la Proposta di Legge regionale esprime un forte indirizzo all'azione di governo sul territorio, ritenendo doveroso attuare interventi volti a salvaguardare concretamente la salute della popolazione esposta, senza dover attendere il termine del 31 dicembre 2012, previsto dal legislatore nazionale.
La Proposta di Legge che si sottopone all'esame del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia è analoga a quella già approvata all'unanimità dal Consiglio regionale della Puglia lo scorso 22 febbraio. Non è un caso che Trieste e Taranto presentino situazioni analoghe per la presenza di impianti industriali sul territorio delle due città.
Nella formulazione della Proposta di Legge si prende atto che il D.Lgs. 152/2007 "Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente", indicava come "valore obiettivo", per la concentrazione del benzo(a)pirene nell'aria, il valore di 1,0 ng/m3. Inoltre, che lo stesso D.Lgs. 152/2007, art. 3 co. 5, prevedeva che «per i livelli di benzo(a)pirene nelle aree urbane elencate nel decreto del Ministero dell'Ambiente in data 25 novembre 1994, i commi 2 e 3 si applicano con riferimento all'obiettivo di qualità definito e individuato dagli allegati II e IV di tale decreto. In tali aree urbane, le regioni e le province autonome adottano, in caso di superamento dell'obiettivo di qualità, un piano di risanamento.
La centralina di Via San Lorenzo in Selva a Trieste nel corso del 2010 ha registrato i seguenti valori medi e di picco del benzo(a)pirene:
gennaio 3,9 17,1
febbraio 2,9 11,2
marzo 4,4 16,3
aprile 11,2 40,8
maggio 16,3 53,4
giugno 20,1 50,2
luglio 9,8 35,9
Il 15 settembre 2010 è stato pubblicato sul supplemento ordinario n. 217 della G.U. n. 216 il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155 "Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa". Tale Decreto di recepimento della Direttiva 2008/50/CE sostituisce le disposizioni di attuazione della direttiva 2004/107/CE, istituendo un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione dlela qualità dell'aria. Tuattavia tale Decreto, nell'abrogare espressamente sia il DM 25.11.1994 sia il D.Lgs: 152/07, di fatto azzera e rende inattuali l'insieme delle azioni definite in conformità della normativa previgente spostando in avanti seppur in linea con quanto definito dal legislatore europeo, il termine temporale per il perseguimento del valore obiettivo di concentrazione di benzo(a)pirene in aria ambiente di 1ng/m3 al 31 dicembre 2012. Con tale Decreto si determina così un consistente passo indietro rispetto ai livelli di tutela che, sin dal 1994 e con estrema lungimiranza anche rispetto al legislatore europeo, garantiva il DM 25/11/1994.
Si ritiene, infine, opportuno ricordare che il benzo(a)pirene appartiene alla famiglia degli idrocarburi policiclici aromatici e che l'International Agency for Research on cancer (IARC) individua il benzo(a)pirene come cancerogeno per l'uomo sulla base di sufficiente evidenza negli animali da esperimento. Il benzo(a)pirene è considerato il marker degli idrocarburi policiclici aromatici che sono generati dalla combustione incompleta di sostanze organiche durante processi industriali e civili e sono tra i microinquinanti organici più diffusi nell'ambiente;
Tale Proposta di legge ha - dunque - come finalità le azioni che consentano di riportare la concentrazione di benzo(a)pirene entro il valore di 1 ng/m3 entro il più breve tempo possibile al fine di prevenire i potenziali effetti nocivi dell'esposizione a lungo termine della popolazione insediata nella zona di Servola e ciò anche alla luce del principio di cautela, contemplato dall'art. 1919 del Trattato di Lisbona ed inserito tra le disposizioni del Trattato che esprimono gli obiettivi fondamentali e i principi essenziali dell'azione comunitaria.
Proposta di Legge

«Misure urgenti per il contenimento dei livelli di benzo(a)pirene nella provincia di Trieste»

Articolo 1 - Campo di applicazione
La presente legge trova applicazione nelle aree in cui sia accertato il superamento del valore medio su base annuale di 1 nanogrammo al metro cubo di benzo(a)pirene, ricomprese nel territorio della Provincia di Trieste.

Articolo 2 - Definizioni
Ai fini delle presenti norme si intende per "tutela della salute e dell'ambiente" la tutela della salubrità ambientale, individuata, nel rispetto delle parti prima e seconda del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. e in conformità con il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155, come valore prioritario da considerare nell'adozione delle forme di tutela idonee al fine di prevenire ed evitare il pericolo di un danno grave per la salute.

Articolo 3 - Misure urgenti di protezione e tutela della salute
1. Nelle aree di cui all'art. 1, in presenza di un pericolo di danno grave per la salute, e per la tutela dei valori di cui all'art. 2, il raggiungimento del valore obiettivo deve essere conseguito nel più breve tempo possibile.
2. La Regione adotta le misure necessarie ad intervenire sulle principali sorgenti di emissione che abbiano influenza sulle aree in questione, inserendole in appositi piani di risanamento.
3. Gli oneri connessi all'attuazione delle misure in questione sono posti a carico dei soggetti titolari delle sorgenti di emissioni interessate.

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