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Salute, Telesca: «Fvg proiettato al futuro per la cura delle malattie mentali»

«Bisogna affrontare i problemi lavorando in rete con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti con un continuo scambio di informazioni libero da autoreferenzialità»

«In Friuli Venezia Giulia possediamo la capacità di guardare avanti in modo innovativo e di lavorare sapendo che c'è la necessità di stare al passo con i cambiamenti della società». Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, all'apertura del workshop di formazione per il personale sanitario, dedicato in particolare ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, intitolato "Il disagio giovanile e le situazioni a rischio di disturbo mentale: percorsi di riconoscimento precoce all'interno del lavoro di rete", tenutosi a Trieste, a cura dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste (AsuiTs).

Telesca ha sottolineato che oggi la sfida per il sistema sanitario è «affrontare i problemi lavorando in rete. Un percorso difficile da attuare perché richiede il coinvolgimento della comunità e la creazione di un sistema di prossimità, nel quale c'è la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti con un continuo scambio di informazioni libero da qualsiasi autoreferenzialità». Rivolgendosi ai numerosi medici presenti l'assessore ha evidenziato che «i problemi collegati alla salute mentale sono diffusi e riguardano tutte le fasce d'età, quindi è necessario intercettarli, capirli e affrontarli in tempo».

Telesca ha spiegato che «spesso i medici di medicina generale e i pediatri evidenziano di non essere più adeguatamente preparati ad affrontare i problemi dei bambini e degli adolescenti quando questi non sono causati da patologie organiche ma hanno altre origini». Riferendosi quindi alla riforma sanitaria attuata in Friuli Venezia Giulia, l'assessore ha rimarcato che «la traiettoria corretta passa attraverso scelte innovative che forniscano risposte corrette. Nella nostra regione in questo senso è stata tracciata una rotta ed ora spetta ai professionisti sul campo individuare e indicare le soluzioni più corrette per fare in modo che il sistema sanitario risponda alle reali esigenze delle persone».

Concorde il direttore generale dell'AsuiTs, Nicola Delli Quadri, il quale ha evidenziato che «oggi non ci può permettere di lasciare soli soggetti in difficoltà, perciò bisogna mettere insieme 'luoghi del sapere' e 'luoghi dell'agire', ovvero i medici e gli spazi della nuova organizzazione della medicina di famiglia. Spazi dove la persona deve essere posta centro del sistema della salute».

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