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Sanzioni alla Russia, Ziberna (Fi): «Penalizzate molte aziende della regione, fatturati in deficit»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

 Le sanzioni applicate dall’Europa, Italia inclusa, e dagli USA nei confronti della Federazione Russa ed i danni che ne derivano anche per molte imprese del Friuli Venezia Giulia sono state oggetti di condivisione tra i consiglieri regionali di Forza Italia e di Forza Italia Giovani, il movimento giovanile Fvg, coordinato da Nicolò Fantin.

«Le recenti e drammatiche crisi esplose in Libia, Siria, Iraq e Ucraina – hanno dichiarato il vicecapogruppo in consiglio regionale Rodolfo Ziberna e Nicolò Fantin - solo per citare alcuni dei conflitti che in questi giorni preoccupano la Comunità internazionale, dimostrano tutti i limiti di un sistema in cui la stessa Comunità non riesce a costruire una sintesi tra i diversi e contrastanti interessi degli attori in campo nei vari teatri di crisi. Tale incapacità della Comunità internazionale di ricercare un modello inclusivo tra USA, Europa, Paesi Arabi, Russia, Cina, che possa affrontare e gestire le crisi umanitarie e contrastare la minaccia senza confini dello Stato Islamico, ha ulteriormente lacerato i rapporti bilaterali tra l’Occidente (Europa e USA) e la Russia. Negli ultimi tempi, la cosiddetta “questione Ucraina” ha fatto sì che l’Unione europea e gli USA applicassero pesanti sanzioni alla Russia nell’ambito dei propri rapporti commerciali». 

«Gli strumenti sanzionatori – aggiungono i due esponenti forzisti - così come gli “embarghi”, la storia ha dimostrato non essere azioni che aiutano la risoluzione di tali conflitti, anzi risultano ulteriormente dannosi per la popolazione civile, a volte privandola di prodotti e/o materiali indispensabili per il vivere quotidiano già reso difficile dalle guerre in atto».  Ziberna-2

«Le imprese del Friuli Venezia Giulia – denunciano Ziberna e Fantin -non possono più sostenere questa grave situazione, in quanto tali perdite si vanno a sommare ad una condizione di crisi ancora latente, e al momento, non possono essere recuperate né attraverso una crescita dei fatturati sul mercato italiano, né su nuovi, altri, mercati significativi. Per giunta il 18 dicembre scorso la UE ha deciso di prorogare di ulteriori sei mesi le sanzioni alla Federazione Russa. In tal caso – così come fatto rilevare in questi giorni dall’Istituto per il commercio estero - le conseguenze potrebbero essere veramente catastrofiche, in quanto oltre al danno diretto dell’export, sono a rischio anche gli investimenti russi in Italia, che si sono notevolmente ridotti, confermando le ipotesi che dette sanzioni danneggiano più l’Italia che la Russia». 

«Per queste ragioni – annuncia Rodolfo Ziberna – il gruppo consiliare (oltre a Ziberna anche Riccardo Riccardi, Roberto Novelli, Elio De Anna e Bruno Marini) ha depositato una mozione, del tutto identica a quella approvata dal consiglio regionale delle Marche (pertanto, vista l’assenza di divisione ideologiche ci auguriamo una condivisione da parte di tutto il consiglio regionale), con cui impegna la giunta regionale ad intervenire presso il governo nazionale per superare lo strumento sanzionatorio nei confronti della Russia, sollecitando altresì un maggiore impegno dell’Europa nel facilitare le relazioni tra Stati Uniti e Russia, condizione tra l’altro imprescindibile per la stabilità dello stesso Occidente. Ma si sollecita anche di chiedere alla Commissione Europea, tramite il Governo Italiano, l’istituzione di un fondo comune straordinario, tra gli Stati membri, al fine di contenere parzialmente o totalmente, le ingenti perdite riscontrate dalle imprese del Friuli Venezia Giulia colpite dalle contromisure russe alle sanzioni. Chiediamo anche di monitorare, con gli strumenti di competenza regionale l’impatto delle sanzioni sul tessuto produttivo regionale e in particolare per le piccole e medie imprese, che hanno maggiori difficoltà a mantenere le attuali quote di mercato ed infine sollecitiamo la giunta regionale a sostenere le imprese con sede nella nostra regione operanti in Russia, attraverso attività commerciali di marketing, onde evitare che perdano competitività a favore di altre».

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