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Savino (Fi): «Interrogazione su nomina Paoletti non mette in dubbio ruolo infermieri»

«Si tira in ballo strumentalmente una categoria che dobbiamo soltanto ringraziare perché è anche grazie a loro che il nostro sistema sanitario regge nonostante la riforma»

«Cercare di leggere nella mia interrogazione e in quella del consigliere Riccardi sulle dinamiche che hanno portato alla nomina del dottor Paoletti a direttore della “struttura complessa gestione prestazioni sanitarie e progettazione ed attività sociosanitaria” una messa in discussione delle professioni sanitarie significa voler fare polemica sulla pelle degli infermieri che, assieme ai pazienti, sono tra i primi a pagare il disastro della riforma sanitaria targata PD». Lo dichiara Sandra Savino, parlamentare e coordinatrice regionale di Forza Italia FVG: «Comunque sarà meglio ribadire il concetto: nessuno ha mai contestato né la professionalità del dottor Paoletti, né il diritto delle professioni sanitarie a concorrere a ruoli dirigenziali, dove previsto dalla legge».

«Le domande - prosegue la parlamentare - poste nelle interrogazioni, che ritengo non solo legittime ma doverose innanzitutto a tutela della stessa categoria in questione, riguardano esclusivamente la correttezza della procedura messa in atto dall’amministrazione regionale».

«Il primo dubbio che ho esposto - precisa Sandra Savino - riguarda la scelta di procedere con una selezione interna e non attraverso un bando pubblico che avrebbe garantito la trasparenza e la possibilità di partecipare anche a professionisti esterni all’azienda. In secondo luogo ho chiesto perché, se l’incarico ha carattere clinico-assistenziale, è stato aperto anche alla categoria infermieristica, esponendola così a responsabilità che trascendono dal suo pur fondamentale ruolo. Inoltre lo stesso posto apicale è stato riservato ai dirigenti medici di disciplina igiene, epidemiologia e sanità pubblica e ai dirigenti sanitari non medici, che sono figure professionali diverse con specifiche e differenti competenze e quindi mi domando come sia possibile configurare sul piano logico una struttura complessa indifferentemente diretta dall’una o l’altra figura. Dubbi emergono anche riguardo alle commissioni giudicatrici, che devono essere formate da commissari della stessa disciplina messa a concorso, e sulla presenza del dottor Michele Rossetti nella commissione, che mi risulta essere in attesa di conferma di incarico dal 30 novembre scorso».

«Quanto al sostegno del dottor Paoletti alla riforma sanitaria e alla famosa laurea ottenuta a spese dei contribuenti, non si tratta di domande ma di fatti. Invito ad ogni modo ad evitare goffi tentativi di depistaggio e di stravolgimento di quanto viene detto (in questo caso chiesto, e chiedere dovrebbe essere sempre legittimo) tirando in ballo strumentalmente una categoria che nessuno ha mai messo in discussione e che dobbiamo soltanto ringraziare perché è anche grazie agli infermieri che il nostro sistema sanitario sta reggendo nonostante la scellerata riforma», conclude l’esponente di Forza Italia.

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