Scandalo Ministra Guidi, Comunisti Trieste: «Dimissioni doverose, il 17 aprile Sì al referendum»
Le notizie di queste ore sul coinvolgimento del ministro Guidi in atti tesi a favorire interessi di un privato, a lei legato, grazie a un emendamento alla legge di stabilità, sono di una gravità inaudita.
Guarda caso l'emendamento riguardava l'apertura di un campo di trivellazione per petrolio e gas (su terraferma, ma non cambia).
L'intercettazione telefonica, che evidenzia senza alcun dubbio il diretto coinvolgimento del ministro è collegata all'inchiesta su un'altro reato, il trattamento scorretto di inquinanti provenienti da una altra zona di trivellazione.
Ciò dimostra l'altissimo valore politico e morale del referendum del 17 aprile. Dietro a quelle trivelle ci sono inquinamento, corruzione, interessi non confessabili. Ora non basta dire ad un ministro, o a questo governo, di andarsene, bisogna dire che vogliamo un paese pulito, fisicamente e moralmente.
Quindi al 17 tutti i cittadini vadano a votare e diano, con il loro si, il segno di volere un paese libero da queste energie fossili e da questi fossili corrotti che ci governano
Peter Beherens, segretario provinciale del Prc
Bruna Zorzini, segretaria provinciale del PCd'I