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Scoppia il caso "Abbuffata", Cosolini: «La pizzeria dell'Ippodromo agli amici dell'assessore per 10 euro all'anno»

La replica di Giorgi: «Nessun ruolo nella società. Nei rari momenti di tempo libero frequento con gioia la pizzeria e mi permetto di donare consigli, di sostenerla promuovendola sui social media e non mi sottraggo anche di servire al tavolo un piatto o una bibita, atto che non mi fa cadere la corona»

Una bufera politica è pronta ad abbattersi sull'assessore al Patrimonio e Commercio Lorenzo Giorgi. Ieri infatti l'ex sindaco Roberto Cosolini, ora consigliere comunale per il Partito democratico, ha presentato un'interrogazione diretta al sindaco Roberto Dipiazza in cui chiede spiegazione in merito al "L'Abbuffata", pizzeria braceria da poco inaugurata all'interno dell'Ippodromo di Montebello.

L'ex sindaco si interroga sull'appropriatezza della concessione comunale che fa capo alla Nordest Ippodromi (che ha un debito di 200 mila euro verso il Comune) duri fino al 2020 e questa abbia concesso la pizzeria alla società con capitale 10 euro denominata Gio.Ca.Gio. i cui soci sono Andrea Giovannini (anche consigliere circoscrizoonale di Forza Italia) e Patrik Caroppo, amici di sempre dell'assessore Lorenzo Giorgi che a sua volta è un "social" promoter del'attività.

In tutta risposta, Giorgi spiega che «da quindici anni a questa parte si susseguono gestioni economicamente fallimentari al ristorante interno l'Ippodromo di Montebello, nonostante lo stesso sia sempre stato dato in gestione a canone zero dalla società "Nordest ippodromi" a chi intendesse provare a farlo funzionare; locale vasto, con spese di gestione esagerate e incastrato in una struttura fatiscente - scrive su Facebook -. A settembre gli amici Andrea e Patrick (due fratelli per me) si lanciano nell'avventura di rilancio dello stesso. Investono migliaia di euro e migliaia di ore di lavoro sacrificando famiglia e tempo libero, aprono "L'Abbuffata" e fanno del locale la loro "missione", assumono 9 dipendenti, ottenendo un riscontro dai clienti che nessuno aveva mai lontanamente sfiorato e tengono la "barca a galla". Io nei rari momenti di tempo libero personale serale, al termine dei miei impegni pubblici, frequento con gioia la pizzeria e mi permetto di donare consigli, di sostenerla promuovendola sui social media e non mi sottraggo, se vi è la necessità di aiutare fisicamente i miei "fratelli", anche di servire al tavolo un piatto o una bibita, atto che non mi fa cadere la corona (anzi...)».

«Dirò di più, un giorno per scherzare ho pure consegnato una pizza a casa di un conoscente! Il tutto pur non avendo alcun ruolo nella società (come facilmente verificabile con una semplice visura camerale). D'altronde - continua Giorgi - chi mi conosce sa che sono fatto così, e lo dicevo proprio un paio di giorni fa: "Quando provo a fare qualcosa o aiuto un amico do tutto me stesso, tutto davvero; se avessi avuto dallo svolgimento dei miei impegni, e dalle mie passioni, anche un piccolo ritorno economico oggi sarei miliardario...". Ed invece ahimè non è andata così».

«Ed ora il consigliere Cosolini, si proprio l'ex sindaco che ha messo in ginocchio la città con i suoi 5 anni del fare (nulla), tenta maldestramente di colpirmi, per questa vicenda, insinuando non si sa bene cosa! Forse, lanciato nell'avvio della sua campagna elettorale personale atta a cercare di garantirsi un lauto stipendio regionale, dimentica che la "Nordest ippodromi" ha accumulato il debito proprio sotto la sua amministrazione, che nulla ha fatto per regolare tale situazione (pagamenti fino al 2011... arriva Cosolini e in 5 anni il debito sale a quasi 200.000 euro!) e che, con il ritorno di Dipiazza, è stato il sottoscritto ad iniziare un duro tentativo di recupero dello stesso? Che smemorato! Ultima riflessione - conclude l'assessore comunale -; alla fine chissà se il consigliere avrà anche pensato al possibile danno che potrebbe provocare all'attività imprenditoriale, a causa della sua sete di visibilità, con questa polemica priva di alcun fondamento? Forse no, perché per chi non ha mai alzato una serranda in vita propria, ed ha avuto sempre una "bella poltrona" sotto il sedere, il concetto del lavoro autonomo e dell'imprenditoria è pura fantascienza!».

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