SEL: «Welfare sia universale, subito il reddito minimo garantito»
«Esprimiamo preoccupazione per il Decreto Lupi che non proroga gli sfratti per le categorie svantaggiate. Riteniamo che sia fondamentale prorogare gli sfratti e assicurare il passaggio da casa a casa e non da casa sulla strada»
«Tutti i rappresentanti in Comune, Provincia, Regione hanno partecipato all'Assemblea Sociale per la Casa avendo molto cuore il tema del diritto all'abitare. Giulio Lauri ha presentato in regione un emendamento sull'autorecupero e automanutenzione delle case popolari». Lo riferisce in una nota il coordinamento cittadino di SEL.
«Inoltre esprimiamo preoccupazione - continua la nota - per il Decreto Lupi che non proroga gli sfratti per le categorie svantaggiate, ovvero coloro che hanno dei minori, o malati, o disabili in casa. Riteniamo che sia fondamentale prorogare gli sfratti e assicurare il passaggio da casa a casa e non da casa sulla strada. Il diritto all'abitare è direttamente connesso con la precarietà che sta pervadendo la nostra società in modo molto pesante».
«Sabato 17 gennaio - continua SEL - abbiamo fatto un incontro con il consigliere Alessio Gratton, la coordinatrice Sabrina Morena e Maria Pia Pizzolante, portavoce di TILT , che parteciperà a Human Factor (evento politico di SEL a Milano dal 23 al 25 gennaio) conducendo un laboratorio sul reddito minimo garantito. Maria Pia Pizzolante è autrice di un'analisi sulla maggioranza invisibile, quelle cittadine e cittadini che fanno lavori precari dalle partite Iva ai lavori a progetto e che non sono rappresentati da una nessuna parte politica, anzi cui il Job Act di Renzi contribuisce a precarizzare ancora di più».
«SEL - continua la nota - deve essere il rappresentante di questo mondo superando quella miopia della sinistra che ha guardato solo alle categorie che conosce. C' è stata una profonda trasformazione del mondo del lavoro a cui non è corrisposta una trasformazione del welfar che non è mai diventato universale - ma è stato predisposto per categorie.Per questo E' venuto il momento di dire che il welfare deve essere universale e introdurre il reddito minimo garantito che libera dalla ricattabilità la lavoratrice e il lavoratore. E' un investimento sulle persone che nel momento della loro disoccupazione dice "Io credo in te" e lotto assieme a te perché tu ti formi e trovi un lavoro. E' uno strumento con il quale le persone sfiduciate possono riattivarsi».
«Secondo Pizzolante - conclude la nota - la sinistra deve fare una scelta chiara: non si può stare con i dirigenti e con gli schiavi. Noi vogliamo stare con gli schiavi e unirci per cambiare il mondo del lavoro. Per questo a livello regionale su iniziativa di SEL si sperimenterà una forma di reddito minimo con il quale iniziare a dare una rete a chi vive nella più completa incertezza e subalternità - come ha spiegato Alessio Gratton».