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Serracchiani e Telesca in Visita a Sorpresa all'Ospedale Cattinara di Trieste

Approfondite le dinamiche del pronto soccorso e poi tappa al polo cardiologico Visita "a sorpresa" questa mattina all'ospedale triestino di Cattinara della presidente della Regione, Debora Serracchiani, e dell'assessore alla salute, Maria...

Approfondite le dinamiche del pronto soccorso e poi tappa al polo cardiologico

Visita "a sorpresa" questa mattina all'ospedale triestino di Cattinara della presidente della Regione, Debora Serracchiani, e dell'assessore alla salute, Maria Sandra Telesca, che hanno voluto approfondire le dinamiche di funzionamento del pronto soccorso, per poi recarsi al polo cardiologico.

«In una fase in cui stiamo predisponendo l'indispensabile riforma del sistema sanitario regionale, per ricercare una maggiore efficienza, migliorare i servizi per i cittadini e nel contempo contenere la spesa - ha spiegato Serracchiani - abbiamo innanzitutto desiderato toccare con mano la situazione, seguendo, come cittadine qualsiasi, il percorso che deve fare chiunque ricorre al pronto soccorso e i tempi che ciò comporta: dall'accoglienza, con il triage che assegna i codici di priorità, alla visita dei medici, alle prime cure, agli eventuali esami di laboratorio o radiografie, che possono concludersi con la dimissione del paziente o (nel 22% dei casi) con un ricovero».

Anche a Trieste, dove operano nelle 24 ore, sette giorni alla settimana, 25 medici e numerosi infermieri che in media devono prestare assistenza a 190 persone ogni giorno, con punte di 260, il pronto soccorso di Cattinara, assieme a quello dell'ospedale Maggiore, rappresenta uno dei nodi nevralgici del sistema sanitario. «Su di esso è massimo il nostro impegno in una logica di riorganizzazione della rete dell'emergenza, che consenta di rispondere sempre meglio alle esigenze di assistenza dei cittadini», ha detto l'assessore Telesca, riferendosi anche alla criticità legata a tempi di attesa talvolta lunghi. Che tali sono, però, «solo per i codici bianchi, ovvero per casi non urgenti che richiedono cure che potrebbero essere prestate in altre strutture, spesso anche dal proprio medico di famiglia o dalla guardia medica, e in momenti diversi», ha rilevato un medico, sottolineando che le urgenza hanno priorità assoluta e sono trattate con il massimo della tempestività.

Raggiunte dal direttore generale, Francesco Cobello, dal responsabile amministrativo Marino Nicolai, e dal direttore sanitario Luca Giovanni Mascaretti, la presidente Serracchiani e l'assessore Telesca hanno quindi visitato il polo cardiologico che, come ha illustrato il direttore Gianfranco Sinagra, opera dal 2003, fornendo 40 mila prestazioni all'anno, con 2.800 ricoveri e 600 interventi di cardiochirurgia di pazienti che per il 40 per cento vengono da fuori Trieste. Una struttura che dunque «lavora in un'ottica di area vasta allargata - ha indicato Serracchiani -, in rete con altri ospedali, in sinergia con i servizi sul territorio, nonché con collaborazioni transfrontaliere con Slovenia e Croazia, che di fatto hanno anticipato la direttiva che sancisce il diritto a ricevere assistenza sanitaria in tutta l'Unione europea. Un modello sotto il profilo organizzativo, dell'assistenza, della ricerca, della didattica».

«E' stata una visita importante per conoscere e capire», ha affermato la presidente. «I dati non sono tutto. Abbiamo voluto vedere con i nostri occhi e non solo farci riferire le cose dagli altri. Per questo, appena possibile, torneremo a Cattinara perché siamo consapevoli che non abbiamo visto tutto, ci sono le "torri" con i loro problemi. Così come, dopo Trieste, faremo visita alle altre strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia».

Foto di repertorio di Lorenzo Giorgi

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