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Marini chiede addetti stampa per le commissioni, Lobianco: "Altre priorità"

La richiesta del consigliere forzista in Comune è stata discussa questa mattina in Commissione. L'Assessore competente: "Potremmo pensare di utilizzare il servizio streaming". Menis (5Stelle): "Dobbiamo prendere atto che gli strumenti per comunicare sono cambiati"

Il consigliere comunale di Forza Italia Bruno Marini chiede che le commissioni possano in futuro essere seguite da addetti stampa "dedicati" e l'Assessore Michele Lobianco "stoppa" la richiesta. È quanto accaduto questa mattina nella sala del Consiglio Comunale di Trieste durante i lavori della II Commissione presieduta dal consigliere della Lista Dipiazza Roberto Cason. “Chiediamo - ha affermato Marini - che per tutte le commissioni venga data disposizione dal sindaco la presenza di un addetto dell’ufficio stampa del Comune".

La richiesta

"Inoltre, vista la situazione contestuale all'obiezione per cui si potrebbe rispondere "sono in pochi e non riescono a seguire tutto", chiediamo che si rafforzi anche l'organico dell'ufficio stampa, si facciano contratti, in una parola chiediamo l'assunzione di qualche giovane giornalista con contratti a tempo determinato della durata di un anno che contribuerebbero a dare un minimo di sollievo alle esigenze occupazionali che in questo campo sono particolarmente sentite". "Quello che affermiamo è che l'ufficio stampa non può essere al solo servizio della Giunta". 

La risposta di Lobianco 

“Nella parte inerente alla necessità di assunzione posso dire che oggi le priorità sono altre. Non ho intenzione di partire con questo perché devo pensare prima a far funzionare i servizi indispensabili”. "Potrei dedicare delle risorse in presenza di situazione organica ben organizzata e cercare, eventualmente, all’interno dell’amministrazione se ci sono giornalisti per dare risposta a questa richiesta. La gestione attuale tuttavia è campo di azione diretta del sindaco”. “Se volete - ha concluso Lobianco - potremmo pensare di utilizzare il servizio streaming anche per le commissioni (come viene trasmesso per i consigli comunali)".

L'opinione dell'opposizione

Antonella Grim del Partito Democratico : “È evidente che le dotazioni economiche regionali (dove la copertura degli uffici stampa è capillare) sono superiori. Ma noi siamo la città capoluogo e questa potrebbe essere un'opportunità per poter dare contratti dignitosi ad addetti stampa e giovani giornalisti. Credo - ha concluso la Grim - che questo sia un punto dove fare una riflessione comune”. Maria Teresa Bassa Poropat ha aggiunto: "Magari potrebbero esserci dei tirocini formativi". Paolo Menis infine ha fatto una riflessione generale sul mondo della comunicazione: "In prima battuta l'ufficio comunicazione del Comune deve diffondere le iniziative dell'amministrazione. Gli aspetti politici vengono trattati nell'ambito del consiglio e delle commissioni però è anche vero che i partiti hanno, al loro interno, la possibilità di avere una persona che si occupi di comunicazione e quindi fare comunicazione". "La seconda riflessione - ha concluso Menis -  è che ormai, anche autonomamente, ci sono consiglieri che organizzano conferenze e che comunicano attraverso il cellulare. La comunicazione e il ruolo degli addetti stampa e del giornalismo sta cambiando e dobbiamo prendere atto che gli strumenti per diffondere ciò che si fa sono cambiati. Lo streaming, in ultima analisi, permetterebbe di avere un approccio più approfondito e magari, evitare situazioni di talk show". 

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