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Stato-Regione, Peroni: «Avviato confronto con Governo su ridefinizione "patto"»

«La trattativa - ha detto Peroni - è allo stadio iniziale e pertanto non è ancora disponibile alcun progetto di accordo o di intesa»

Transizione dal patto di stabilità al pareggio di bilancio, passaggio dal criterio del riscosso a quello del maturato in tema di compartecipazioni regionali. Ed infine rideterminazione dei contributi di finanza pubblica che prevedano l'applicazione del principio dell'intesa prima di diventare operativi. Sono questi i tre temi sui quali il Friuli Venezia Giulia è intenzionato a trattare con il Governo nazionale in materia di coordinamento della finanza statale con quella regionale a partire dal 2018.

Lo ha spiegato in Aula a Trieste l'assessore alle Finanze Francesco Peroni rispondendo ad un'interrogazione presentata dal consigliere Alessandro Colautti in merito alla ridefinizione del protocollo tra lo Stato e la Regione. L'esponente dell'esecutivo ha confermato che sia in corso con il Governo un confronto sulla materia, dal momento che su questo aspetto la normativa prevede un aggiornamento entro il 30 giugno di quest'anno. «La trattativa - ha detto Peroni - è allo stadio iniziale e pertanto non è ancora disponibile alcun progetto di accordo o di intesa».

Quindi l'assessore regionale ha spiegato quali siano i temi che la Giunta è intenzionata a trattare con il Governo. Sul passaggio dal patto di stabilità al pareggio di bilancio «Occorre valutare le conseguenze finanziarie di questo cambiamento tanto per la finanza regionale quanto per quella statale e prevedere, se necessario, rimedi per assicurare una transizione graduale tra i due sistemi». Sul fronte delle compartecipazioni erariali, Peroni ha evidenziato come l'attribuzione del gettito attualmente si basi sul presupposto che l'imposta sia riscossa sul territorio.

«Questo criterio - ha detto - rende complessa la previsione delle entrate spettanti alla Regione e onerosa l'applicazione della disciplina del pareggio di bilancio. Pertanto andrebbe sostituito con quello che tiene conto del domicilio fiscale o della sede del contribuente nel territorio regionale ossia il criterio del "maturato"». Sulla rideterminazione dei contributi di finanza pubblica, Peroni ha rimarcato come sia necessario «per le annualità successive al 2017, disciplinare la misura del contributo previsto dal Protocollo di intesa Tremonti-Tondo e di quelli ulteriori unilateralmente previsti dalla vigente legislazione dello Stato. Potrebbe essere utile prevedere espressamente, anche attraverso la modifica delle norme statutarie, l'applicazione del principio dell'intesa nella definizione dei rapporti finanziari tra Stato e Regione».

Infine Peroni ha ricordato che i rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione potrebbero essere direttamente definiti da una norma di attuazione dello Statuto Regionale, senza ricorso alla sottoscrizione di alcun protocollo. «Su questo punto - ha aggiunto Peroni - non c'è stata però ancora una condivisione con lo Stato».

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