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Migranti, Stop Prima Trieste dal Prefetto: «Incontro proficuo, presto corteo contro Regione»

Stop Prima Trieste a colloquio dal prefetto Annapaola Porzio sulla situazione dei richiedenti asilo a Trieste

«In data 17 gennaio 2017 si è svolto presso la prefettura di Trieste un incontro fra una delegazione di Stop Prima Trieste ed il prefetto Annapaola Porzio al fine di rispondere a delle richieste concernenti la situazione dei richiedenti asilo a Trieste consegnate mediante una lettera al prefetto da Marco Prelz dopo la manifestazione avvenuta lo scorso sabato che ha visto scendere in piazza Unità oltre 700 persone contro l'accoglienza indiscriminata e senza regole.

Per quanto riguarda le richieste d'asilo politico presentate nella regione Fvg, il prefetto ha risposto che al 31 dicembre 2016 risultavano presentate 1.629 richieste, in particolar modo a Trieste secondo dati aggiornati al 16 gennaio 2017 risultano 30 domande ancora inevase che devono essere calenderizzate, 268 in attesa di comunicazione dopo essere state evase e 343 richiedenti asilo presenti a Trieste convenzionati secondo l'accordo di Dublino. Nello stesso periodo a Trieste 89 migranti hanno ottenuto lo status di rifugiato politico, 8 la protezione sussidiaria temporanea in attesa di rivalutazione, 3 domande sono state rigettate per assenza dei diretti interessati e 3 sono state rigettate per irreperibilità dei richiedenti, in quanto non risultano più presenti a Trieste ma potrebbero essere in altra sede.

Secondo dati aggiornati al dicembre 2016, 101 richiedenti asilo che hanno subito  un procedimento di diniego sono pronti a fare ricorso, mentre per 59 migranti al momento non è dato sapere se faranno altrettanto. Capitolo matrimoni di convenienza effettuati da richiedenti asilo con cittadini italiani al solo scopo di ottenere la cittadinanza italiana in breve tempo, al momento a Trieste non risulta che ve ne siano per quanto riguarda i migranti inseriti nel programma di accoglienza diffusa e rispetto ad anni fa il prefetto ha sottolineato come il governo abbia inasprito le norme che regolano questo genere di matrimoni al fine di scoraggiare tale fenomeno.

Capitolo reati commessi dai richiedenti asilo a Trieste, 26 persone sono state espulse dal programma di accoglienza diffusa per avere commesso dei reati penali ma al momento risultano ancora presenti a Trieste a causa di una grave lacuna nelle norme che regolano il rimpatrio forzato quindi di fatto sono degli immigrati irregolari. I richiedenti asilo presenti a Trieste a norma di legge sono persone libere non sorvegliabili ma hanno l'obbligo di firma ogni giorno e devono rispettare degli orari e delle regole specie coloro che vivono negli appartamenti Ics.

Per quanto concerne le espulsioni a Trieste nel 2016 sono state effettuate 133 espulsioni e 22 procedimenti di allontanamento. Sul problema sanitario sollevato più volte in passato, il prefetto ha ribadito che tutti i richiedenti asilo provenienti via terra e via mare hanno effettuato la profilassi sanitaria, a Trieste in particolar modo sono stati riscontrati occasionali casi di scabbia che ultimamente non sono più presenti in quanto provenivano da coloro che partivano dalla Libia e che ad oggi non arrivano più a Trieste.

Complessivamente il numero di richiedenti asilo presenti a Trieste è attualmente intorno alle 800 persone, il loro tempo di permanenza nel programma di accoglienza diffusa dura in media 3 mesi a parte qualche sporadico caso che dura qualche mese in più per effettuare corsi per imparare l'italiano, pertanto c'è un continuo ricambio di persone. Sulla questione delle caserme di via Rossetti e via Cumano vogliamo rassicurare l'intera cittadinanza in quanto il prefetto ha ribadito che in nessun caso verranno utilizzate per l'accoglienza diffusa in maniera da non creare ulteriori disagi alla cittadinanza.

Per quanto riguarda il potenziamento delle forze dell'ordine in città e la richiesta dei militari per pattugliare i confini il prefetto ha ribadito di avere inoltrato le richieste ma per quanto riguarda i militari non è stata accettata in quanto esistono budget limitati, mentre per le forze dell'ordine si è avviato un incremento. Ultimo appunto giovedì prossimo verrà discusso a livello nazionale con i presidenti delle regioni italiane un progetto volto a sostituire gli ex Cie con dei piccoli centri per l'espulsione forzata dei richiedenti asilo irregolari, dovrebbero essere istituiti in ogni regione accogliendo in maniera dignitosa ed umana piccoli gruppi di migranti irregolari che dovranno essere espulsi evitando quindi i grandi concentramenti di persone presenti attualmente nelle caserme italiane.

Si procederà poi al potenziamento del programma di rimpatrio volontario assistito che prevede il rimpatrio dell'immigrato irregolare mediante un accordo bilaterale con il suo paese di provenienza fornendogli un budget economico per poter aprire un'attività economica nel suo paese scongiurando l'eventuale suo ritorno nel nostro paese.

L'incontro odierno è durato due ore e mezza ed è risultato proficuo da ambo le parti con la volontà di ritrovarci a breve termine per segnalare l'eventuale miglioramento o peggioramento della situazione a Trieste. Da parte del prefetto che ringraziamo per la sua disponibilità c'è la volontà di gestire la situazione dei richiedenti asilo a Trieste cercando di obbligare tutti i comuni della provincia di Trieste a fare la loro parte accogliendo i richiedenti asilo cosa che verrà estesa all'intera regione in maniera da ridurre il numero di migranti presenti a Trieste e limitando i disagi per la cittadinanza.

Il movimento Stop Prima Trieste ritiene che il nuovo piano proposto dal ministro Minniti per gestire i flussi migratori nel nostro paese sia valido in quanto la creazione dei nuovi Cie permetterebbe di velocizzare le espulsioni dei migranti irregolari ospitando solo coloro che scappano realmente dalla guerra, il piano prevede poi la ripartizione equa dei migranti in tutti gli stati dell' Unione Europea alleggerendo l'enorme numero di persone del quale si sta facendo carico interamente il nostro paese. Non comprendiamo quindi il parere negativo della governatrice Debora Serracchiani la quale è contraria a questa proposta del governo, qualora dovesse confermare il suo rifiuto bocciando questa proposta per accelerare le espulsioni dei migranti irregolari Stop Prima Trieste si dichiara pronta fin da adesso ad organizzare un corteo di protesta contro la regione».

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