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Strage di Nizza, Italiani di Trieste: «Stop ad accoglienza indiscriminata»

Lo rileva in una nota Davide Comolli, Portavoce Italiani di Trieste

«In queste ore comprendiamo tutti con chiarezza che siamo i bersagli di un sistema complesso e non più solo di un gruppo organizzato di terroristi o di qualche cellula coadiuvata da qualche fanatico. Ora è sufficiente che un banale soggetto in nome di Maometto decida di colpirci e "Voilà'" eccoci vittime del terrore e dell'islamismo più integralista». 

Lo rileva in una nota Davide Comolli, Portavoce Italiani di Trieste.

«La domanda - continua la nota -  nasce spontanea: ma siamo sicuri che non sia una guerra religiosa?!? Per anni Obama, Renzi e tutta la sinistra europea ci ha ripetuto di non essere razzisti colpevolizzando i mussulmani. Ed io con voi abbiamo accettato, con perplessità, abbiamo pensato che potessero avessero ragione. Ora guardando le immagini di questa ennesima strage ho la convinzione che non sia un problema di "pochi esaltati"».

«Ma - continua la nota -  sia una guerra in nome di Allah e noi infedeli siamo il target di questa guerra. Ma a allora ha veramente senso aprire le porte di casa per accogliere i profughi e gli immigrati musulmani come ha fatto la Francia per anni? È palese che la nostra povera Italia e l'Europa non potranno dare risposte a tutte le aspettative che questi giovani immigrati hanno e così prima o poi,cari infedeli, in nome di Allah qualcun altro organizzerà un'attento o una strage per punirci. In fin dei conti siamo tutti degli infedeli e dobbiamo essere puniti con la morte».

«I 10.000,00 euro - conclude -  che i burocrati europei propongono per accogliere i profughi sembrano essere decisamente troppo pochi per barattarli con le nostre vite».

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