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Sventato il "golpe" finiano alla Fondazione Alleanza Nazionale

Alla seconda assemblea nazionale della Fondazione AN (tenutasi a Roma il 3 e 4 ottobre) il gruppo triestino (e regionale) più nutrito era quello che fa riferimento a Maurizio Gasparri con gli ex AN Piero Tononi, Fulvio Sluga, Alberto e Andrea Polacco, Roberto Dubs e Marco Miani

Alla seconda assemblea nazionale della Fondazione AN (tenutasi a Roma il 3 e 4 ottobre) il gruppo triestino (e regionale) più nutrito era quello che fa riferimento a Maurizio Gasparri con gli ex AN Piero Tononi, Fulvio Sluga, Alberto e Andrea Polacco, Roberto Dubs e Marco Miani. Questo gruppo ha «votato convintamente la mozione proposta da Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) denominata “Fondazione per l’Italia” - si legge nella nota stampa degli ex AN -. La mozione proposta dal gruppo vicino a Gasparri è stata volutamente ritirata per far confluire il consenso su quella di Donzelli che prevedeva di mantenere per la Fondazione un ruolo storico e di memoria per la quale è nata dopo la confluenza di Alleanza Nazionale nel Popolo della Libertà».

«La Fondazione è nata per uno scopo e per questo deve continuare la propria attività – dichiara Piero Tononi – non ci possono essere appetiti verso il patrimonio e la ‘’mozione dei quarantenni’’, dietro la quale si celavano Gianfranco Fini (vero “smantellatore” di Alleanza Nazionale) e Gianni Alemanno, nel passaggio in cui diceva che la Fondazione deve promuovere la nascita di un nuovo soggetto politico risultava essere una chiara allusione all’utilizzo del patrimonio della fondazione stessa. Spiace per Menia  - prosegue Tononi - che pur avendo mobilitato tutta la famiglia, a sostegno delle sue tesi sono arrivati a Roma i due fratelli e la moglie, non è riuscito in nome di Fini a riappropiarsi di un qualcosa di destra dopo le scellerate avventure di Futuro e Libertà prima e di Scelta Civica poi».

«Va dato merito a coloro che stavano dietro ai “quarantenni” di aver ricompattato Destra Protagonista – aggiunge Fulvio Sluga – : rivedere fianco a fianco Gasparri e Larussa mi ha fatto un gran piacere e in futuro chissà…».

«Chi dice che è stata persa un ‘occasione per costruire una nuova casa – interviene tagliente Alberto Polacco – magari fa riferimento a qualcos'altro e Montecarlo insegna….Mi sembra invece che la mozione che consente anche l’uso del simbolo a Fratelli d’Italia sia molto equilibrata».

«Sarebbe stato più corretto che la mozione cosiddetta dei quarantenni  - aggiunge Roberto Dubs - fosse stata firmata da Fini, Alemanno e Menia almeno non avrebbero fatto il maldestro tentativo di mandare avanti altri in nome e per conto loro».

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