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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Tito, Roberti: «Mozione per revocare onorificenze»

«Per i crimini perpetrati contro le popolazioni italiane in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia»

Far sì che la Giunta regionale si adoperi nei confronti del Governo per modificare la legge che disciplina la concessione delle onorificenze (legge 178/1951), al fine di revocare quelle "Al merito della Repubblica italiana" conferite a Josip Broz Tito, dal 1945 primo ministro e dal 1953 al 1980 presidente della Repubblica socialista federale di Jugoslavia.

È questo il senso della mozione depositata in Consiglio regionale, che vede come primo firmatario l'assessore regionale a Politiche comunitarie e corregionali all'estero, Pierpaolo Roberti, e punta a far decadere qualsiasi riconoscimento assegnato dallo Stato italiano nei confronti del Maresciallo per i crimini perpetrati contro le popolazioni italiane in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia durante il suo periodo alla guida della Jugoslavia.

Procedura inusuale

Roberti ha evidenziato che «anche se è inusuale che un assessore proponga e sia primo firmatario di una mozione, ho scelto questa via per dare all'azione di pressing sul Governo una base condivisibile da tutte le forze politiche. La mozione, già depositata, è infatti aperta alla sottoscrizione di chiunque voglia contribuire a far in modo che quell'onorificenza ingiusta ed irrispettosa venga revocata».

"Sguardo al futuro"

L'assessore ha quindi precisato che «quest'azione non può e non deve essere vista come un ritorno al passato ma, anzi, come la volontà di volgere lo sguardo al futuro. Revocare le onorificenze a Tito consentirà di relegare al passato una storia che ha lacerato le nostre terre, creando contrapposizioni che solo riconoscendo la verità potranno essere completamente e finalmente sanate».

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