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Regionali, Tondo: «Pd tra bulimia di potere e paura di estinguersi»

Il presidente di Autonomia Responsabile: «Stupefacente il silenzio di Serracchiani, dopo anni di perle su qualsiasi argomento»

«Il Partito Democratico è precipitato in una profonda e disperata crisi di identità. Da un lato, c’è l’inguaribile bulimia di potere di chi vuole governare a tutti i costi. Dall’altro, quelli terrorizzati che un eventuale patto con il Movimento 5 Stelle possa accelerare il processo di estinzione del partito. In mezzo, ci sono gli indecisi, o meglio gli opportunisti, che temporeggiano in attesa di schiarite».

Così Renzo Tondo, presidente di Autonomia Responsabile, nell’osservare «lo stupefacente silenzio di Debora Serracchiani, in una fase cruciale per il suo partito. Dopo cinque anni passati a spiegare la verità a tutti, regalando perle su qualsiasi argomento, dalla Corea del Nord al Tiramisù, Serracchiani sceglie la prudenza: probabilmente, aspetta di capire quale corrente vincerà, per poi seguire il flusso».

Secondo Tondo «emblematica anche la sparizione dell’ex presidente dalla campagna elettorale. Discreta, quasi timorosa nell’apparire in pubblico, quasi a prendere le distanze da un candidato che è stato il suo vicepresidente per cinque anni. Sarebbe ingeneroso scaricare addosso a Sergio Bolzonello le colpe di una probabile disfatta, così come sarebbe sleale usare il candidato come capro espiatorio».

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