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Trasporti, Santoro: «Stanziati 1,8 milioni per sviluppo autotrasporto in crisi»

«Da tempo il problema è all'attenzione sia della presidente Serracchiani, attivata azione sinergica per a rispondere alle più pressanti richieste della categoria»

«Da tempo la profonda crisi dell'autotrasporto del Friuli Venezia Giulia è all'attenzione sia della presidente Serracchiani sia della direzione regionale competente tanto che è stata attivata un'azione sinergica volta a rispondere alle più pressanti richieste della categoria». Lo assicura l'assessore regionale a infrastrutture e territorio, Mariagrazia Santoro, ricordando in primis l'ultimo provvedimento in ordine temporale inserito nella legge di assestamento di bilancio e reso possibile «a seguito della recente riapprovazione da parte della commissione europea del regime di aiuto che prevede interventi per lo sviluppo del trasporto combinato. Con questo provvedimento - spiega Santoro- la Giunta regionale ha proposto ed il Consiglio regionale ha approvato un adeguato rifinanziamento del relativo capitolo di bilancio che oggi può contare su uno stanziamento complessivo di 1,8 milioni di euro».

Tra gli interventi finanziabili sono espressamente contemplati quelli inerenti il rinnovo del parco mezzi da parte delle imprese di autotrasporto merci in conto terzi al fine di migliorarne gli standard ambientali e di sicurezza. Per tale tipologia di investimento è presumibile che verranno destinate risorse per circa un terzo dello stanziamento complessivo disponibile. L'istruttoria delle domande pervenute a far data dall'esercizio 2016 (ultima data considerata ammissibile dalla Commissione europea) è tuttora in corso e la proposta di riparto approderà all'attenzione dell'Esecutivo regionale entro il prossimo mese di settembre.

In tale contesto, Santoro ricorda inoltre «la sottoscrizione, a marzo 2014, del protocollo di durata quinquennale con la Polizia stradale per il controllo dei mezzi pesanti, che va inteso come concreta risposta alla reiterata richiesta di reprimere l'abusivismo del settore ed in particolare la frequente violazione delle regole comunitarie in materia di cabotaggio», ovvero quello regole che consentono ad un vettore comunitario di svolgere in Italia viaggi tra due località italiane in un numero massimo di tre viaggi nell'arco dei sette giorni successivi all'ingresso nel nostro Paese.

«In un ambito più strategico - rileva Santoro - va rilevata la convinta adesione della Regione al Coordinamento regionale della logistica e dei trasporti di recente istituito su iniziativa delle categorie dell'autotrasporto regionale ed ospitato presso la Camera di commercio di Udine». Quanto ai primi risultati dei lavori di tale tavolo, che vede presenti anche i rappresentanti dei porti ed interporti regionali, Santoro riporta che «la fase di forte crescita dei traffici afferenti la portualità regionale ed in particolare il porto di Trieste deve rappresentare un'occasione di sviluppo per l'intero comparto regionale che intende sfruttare, ad esempio, l'opportunità, con specifico riferimento al mondo produttivo regionale, di effettuare servizi efficienti e competitivi per il cosiddetto ultimo miglio dall'impresa per lo scalo interportuale o portuale più vicino che si occuperà poi del trasporto della merce a destino e, quindi, con una forte specializzazione nel trasporto stradale a corto/medio raggio. «Il tutto - conclude Santoro - grazie all'attività di promozione e sensibilizzazione verso il mondo produttivo regionale posta in essere di recente e con particolare efficacia dall'Autorità di sistema portuale di Trieste».

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