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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Trieste di nuovo senza assessore alla Cultura: critiche e consigli a Cosolini

18.07 - Franco Miracco si dimetterà dopo Ferragosto per motivi di salute. Furlanič e Andolina consigliano di riprendere Fabio Omero, mentre Bertoli e Declich attaccano

Dopo più di un anno da assessore alla Cultura del Comune di Trieste (l'anno precedente era stato consigliere dello stesso Cosolini), Franco Miracco dopo ferragosto consegnerà le sue dimissioni al Sindaco, costretto per motivi di salute a rinunciare alla carica.

Subito si è scatenata una bagarre politica sul tema e su quello che potrà essere il successore di Miracco: «Innanzitutto vorremmo sentitamente ringraziare per quanto fatto in questi sedici mesi di lavoro l’assessore uscente alle politiche culturali Franco Miracco - scrivono i consiglieri comunali Iztok Furlanič e Marino Andolina -. Per quanto riguarda il prossimo futuro riteniamo anche noi che il nuovo assessore debba essere un profondo conoscitore della storia e della cultura triestina. Fin dall’elezione a sindaco di Roberto Cosolini consideravamo Fabio Omero un buon candidato per le deleghe all’urbanistica o in alternativa alla cultura, essendo Omero un ottimo conoscitore delle due materie. Nel marzo del 2013 non abbiamo condiviso la scelta del sindaco di “dimissionare” Omero dalla carica di assessore alle politiche economiche, ritenendo più utile una semplice riassegnazione delle deleghe. Crediamo che questa sia un’ottima occasione per “riparare al torto” e pertanto proponiamo al sindaco di indicare proprio Fabio Omero quale nuovo assessore alla cultura. Anche in osservazione del fatto che, in un periodo in cui si parla fin troppo di tecnici, sarebbe il caso di procedere ad una inversione di tendenza con l’indicazione di una figura eminentemente politica, quale Omero sicuramente è».

Dai toni più critici è la riflessione dell'opposizone: «Da un anno e mezzo siamo senza assessore allo sport (e la Triestina se ne sta accorgendo) e adesso saremo al terzo assessore alla cultura in tre anni - affermano in una nota congiunta il capogruppo di Forza Italia Everest Bertoli e il consigliere del PdL Manuela Declich -. Se non è questo il chiaro segno del fallimento delle politiche culturali “dell’olimpionico delle clanfe” ci chiediamo cosa dobbiamo ancora aspettarci».

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