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L'affondo del Pd

"Sui lavori pubblici Trieste è immobile, Dipiazza ha scritto il libro dei sogni"

A dirlo è il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, Giovanni Barbo, che critica il piano triennale delle opere. "E’ l'ennesima serie di annunci poi puntualmente smentiti dai fatti, come provano le vicende di questi anni"

TRIESTE - “E’ l'ennesima serie di annunci poi puntualmente smentiti dai fatti, come provano le vicende di questi anni. Sotto i nostri occhi c’è una città immobile sul fronte dei lavori pubblici, un tempo vanto del sindaco Dipiazza, almeno per chi ascoltava i suoi racconti. La realtà futura è racchiusa nel copioso elenco degli interventi presenti nel precedente programma triennale, che non sono stati avviati né riproposti". L'attacco è firmato dal capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, Giovanni Barbo, ed è diretto alla giunta comunale dopo la presentazione del piano triennale dei Lavori pubblici, avvenuto nei giorni scorsi a Trieste. 

Le parole del dem

"Nel programma attuale - sostiene il dem - leggiamo anche qualche storia infinita, da Palazzo Biserini a Piazza Sant'Antonio passando per l'ex Meccanografico, rispetto al quale abbiamo letto di un roboante quanto surreale annuncio che ‘le opere sono complete al 60 per cento’. L'analisi vera andrà fatta sulle reali coperture delle opere proposte per il 2023 ma bastano due esempi per capire che la giunta ha scritto il libro dei sogni. Quindici milioni dipendono dalla vendita del Carciotti, che speriamo non avverrà e confidiamo sia oggetto delle attenzioni dui cui merita per essere preservato. E poi c’è la famigerata ovovia su cui – conclude Barbo - non occorre dire nulla perché i cittadini hanno già parlato”. 

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