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Turismo, Bolzonello: «In aprile presenze record da un decennio in Fvg»

Possibile apertura della Regione alla revisione di alcuni parametri di classificazione dei B&B. Prevista collaborazione con Carinzia e Slovenia

«Il mese di aprile 2017 ha registrato il numero maggiore di ospiti in Friuli Venezia Giulia degli ultimi dieci anni e le prenotazioni dell'estate sono superiori a quelle dello scorso anno». Lo ha detto il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, durante il convegno "B&B e case vacanza in Italia e all'estero: ospitalità a confronto", organizzato dall'Associazione Bed & Breakfast in Italy e tenutosi questa mattina alla Villa Manin di Passariano (Udine).

Focalizzando l'attenzione sui bed and breakfast, Bolzonello ha spiegato, davanti a una platea di titolari di questo tipo di esercizi e di studenti universitari, che la nuova legge sul turismo mira a «fornire ampiezza di possibilità per chi opera in questo settore. Inoltre, oggi i B&B sono infrastrutture su cui puntiamo per lo sviluppo turistico della nostra regione e l'attuale normativa sta andando verso la risoluzione di tutte le problematiche».

Come ha evidenziato il vicepresidente, i B&B sono «parte fondamentale dell'offerta soprattutto quando si fa leva sul fattore emozionale per attirare gli ospiti». Dialogando con il pubblico, Bolzonello si è quindi mostrato favorevole a un'apertura della Regione verso le richieste di revisione di alcuni dei parametri di classificazione dei bed and breakfast contenuti nella nuova normativa sul turismo. Tra i temi di maggiore interesse emersi durante l'incontro, anche alcune perplessità sull'occasionalità dell'attività dei B&B, in particolare per quanto riguarda la documentazione che i titolari devono trasmettere ai Comuni.

Bolzonello ha quindi assicurato che la Regione invierà alle amministrazioni locali alcune note di chiarimento sulla nuova legge regionale 21/2016, in modo da fugare ogni possibile dubbio interpretativo. Il ruolo dei B&B in Friuli Venezia Giulia si è fatto sempre più rilevante proprio perché, come ha spiegato il vicepresidente della Regione, si tratta di una «modalità di accoglienza che, se fatta in modo corretto e professionale, rende piacevole il soggiorno in una struttura inserita nel tessuto della comunità visitata».

Per quanto riguarda, infine, la possibilità di collaborazione tra i B&B regionali e delle nazioni vicine, Bolzonello ha sottolineato che, nonostante alcune difficoltà legate alla differenti normative e fiscalità, sicuramente «un lavoro comune per Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Slovenia ha un senso. Gli uffici di promozione turistica stanno già dialogando quindi non è escluso che si possa arrivare a una dinamica di collaborazione più ampia e articolata». Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, Aljoša Ota, direttore dell'Ente sloveno per il turismo per l'Italia, Antonio Bravo, direttore del servizio Turismo della direzione centrale Attività produttive della Regione, Antonio Tesolin, presidente della Pro loco di Casarsa, e il professor Andrea Zannini dell'Università di Udine.

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