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Turismo, Bolzonello: «Piano turistico 2018-2025: necessaria promozione unica per tutto il Fvg»

Torrenti: «I borghi e le città d'arte completano l'offerta turistica del Friuli Venezia Giulia che non è fatta solo di mare»

«La capacità capillare di accogliere i turisti nonché l'attrattività dei borghi e delle città d'arte completano l'offerta turistica del Friuli Venezia Giulia che non è fatta solo di mare. Oltre alla spiaggia, il visitatore è sempre più attratto dall'aspetto culturale che caratterizza la sua meta e, su questo aspetto, la nostra regione ha a disposizione un ricco patrimonio da poter mettere a disposizione».

Lo ha affermato l'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, intervenendo oggi al Forum sul Turismo organizzato dalla Regione nella sala convegni del Molo IV a Trieste. Definendo le politiche attuate dall'Amministrazione regionale nel corso della legislatura su questo specifico tema, Torrenti ha ricordato come cultura e turismo siano due lati della stessa medaglia che si innestano perfettamente nelle strategie nazionali portate avanti dal ministero per i Beni culturali.

«Il Mibact - ha spiegato Torrenti nel suo intervento - ha superato il dualismo tra turismo e cultura, unendo spiagge a città d'arte e puntando alla promozione dell'intero territorio. È questa una politica che ben si sposa con il Friuli Venezia Giulia, che può contare su ben quattro siti Unesco e numerosi borghi storici, oltre che avere nel suo Dna la cultura slow, ultimamente molto di moda nelle destinazioni turistiche. La nostra regione ha poi un territorio molto piccolo che ci rende particolarmente avvantaggiati poiché le diverse mete si possono raggiungere in pochissimo tempo».

Infine, per Torrenti diventa di fondamentale importanza saper adeguare le azioni all'interno di una programmazione degli interventi di lungo periodo «nella quale definire i mercati di riferimento e le mosse da compiere nel campo degli investimenti per soddisfare le richieste e le esigenze del turista. Periodicamente va poi verificato se il lavoro svolto sta andando nella giusta direzione, sapendo ritarare le strategie per cogliere in anticipo i trends espressi dai visitatori».

«In questi due giorni, attraverso un reale processo di condivisione con gli operatori e il territorio, verranno individuati gli indirizzi del Piano industriale che andrà a gestire il settore turistico in Friuli Venezia Giulia dal 2018 al 2025. Una scelta strategica - ha invece affermato il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, intervenendo a Trieste all'apertura del Forum Turismo in Fvg, Progettazione partecipata verso il 2025 - che vuole offrire una solida visione di lungo periodo al fine di garantire quelle certezze progettuali necessarie al comparto per conseguire gli obiettivi di sviluppo e di crescita". Di fronte ad una platea selezionata che vede impegnati oggi e domani 270 operatori del settore, professionisti e rappresentati del volontariato, Bolzonello e il direttore di Promoturismo Fvg, Marco Tullio Petrangelo, hanno dato il via ad un appuntamento improntato alla concretezza e al lavoro, grazie ad un confronto strutturato attraverso una serie di tavoli dove i soggetti interessati saranno direttamente coinvolti nell'elaborazione di scelte e programmi. «Lo scopo - ha sottolineato ancora Bolzonello - non è quello di una kermesse fine a sé stessa, ma di ricavare attraverso il coinvolgimento di chi opera nel settore gli elementi per elaborare un piano che fissi la strategia per i prossimi sette anni partendo dall'esperienza del piano attuale, il 2014-18, il quale ha fissato le basi di un cambiamento che ha registrato nei numeri un oggettivo successo».

Come ha ricordato il vicepresidente, il turismo è diventato un volano economico importante che deve essere interpretato in maniera innovativa in un disegno che comprenda trasversalmente gli altri settori, tra i quali anche il mondo agricolo, inteso come cura del paesaggio e del territorio, e quello del sapere e della ricerca. In quest'ottica viene consolidata la collaborazione attiva con l'Università di Udine in una prospettiva nella quale la formazione assume un ruolo determinante.

«Formazione - ha spiegato Bolzonello - che rappresenta la sfida per il futuro, magari sacrificando con coraggio qualche risorsa sul versante dei contributi: solo infatti aumentando competenza e professionalità, sia sulla parte promozionale che su quella dell'accoglienza, si potranno consolidare e ulteriormente migliorare i buoni risultati conseguiti in questi ultimi anni. Una crescita, questa, generata in primo luogo dalla capacità degli operatori e non solo dai mutamenti determinati dagli effetti del terrorismo internazionale».

Altro passaggio importante è stato quello dedicato alla promozione che, secondo Bolzonello, «deve essere unica per tutta la regione e capace di valorizzare i singoli territori». In questo senso il vicepresidente ha ribadito il ruolo di Promoturismo Fvg che, dal 2016, ha unificato in un'unica agenzia le funzioni della promozione e della gestione infrastrutturale oltre che della formazione.

E proprio sull'attività di Promoturismo Fvg si è soffermato il direttore Petrangelo, il quale ha affermato che siamo nella fase di piena realizzazione del piano del turismo 2014-18 che ha ridisegnato un nuovo modello territoriale: montagna (turismo attivo e sportivo), Friuli collinare (turismo slow), città (cultura) e il litorale (reingegnerizzazione e riposizionamento). Infine, lo stesso Petrangelo ha ribadito i dati positivi di questa stagione estiva al mese di giugno, superiori nella fascia litoranea (Grado e Lignano) dell'11 per cento rispetto a quelli già performanti del 2016.

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