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Unione Istriani su 25 Aprile: "Inaccettabile il discorso del sindaco Klun"

"Ha fatto un vero e proprio comizio dai contenuti parziali, i quali si sono anche strumentalmente estesi ai temi dell'esodo, quando è stata citata, con riferimenti errati, anche la Mozione antinegazionismo"

"Durante la cerimonia della Festa di Liberazione di giovedì 25 aprile 2019, è intervenuto anche il Sindaco del Comune di San Dorligo della Valle/Dolina, Sandy Klun, che invece di tenere un discorso ha fatto un vero e proprio comizio dai contenuti parziali, i quali si sono anche strumentalmente estesi ai temi dell'esodo" Lo dichiara il presidente dell'Unione degli Istriani Massimiliano Lacota dopo la suddetta cerimonia.

La mozione antinegazionismo

Secondo Lacota "è stata citata, con riferimenti errati e con particolari volutamente del tutto fuorvianti ed imparziali, anche la questione relativa alla Mozione antinegazionismo N. 50, che il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia ha votato lo scorso 26 marzo per evitare giustamente (e finalmente) che coloro che propagano falsità su Esodo e Foibe lo facciano senza danari dei contribuenti. I toni da comizio elettorale e le parole usate dal Sindaco Klun sono stati inopportuni in molti passaggi, ma il problema sono alcune affermazioni palesemente non vere rese dall'esponente della minoranza slovena, come quelle riferite all'argomento - del tutto estraneo alla memoria della Resistenza - relativo alle oramai sopite, pretestuose polemiche sulla Mozione 50"

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Attacco frontale

"Si tratta - ha sostenuto il presidente dell'Unione degli Istriani - di un attacco frontale ad un giusto provvedimento, da molti anni chiesto dalla Unione degli Istriani, dietro al quale si nasconde, in assenza di chiarimenti credibili, un disegno più ampio che si propone palesemente lo scopo di evitare di fissare sui libri di storia le responsabilità morali, politiche e materiali di coloro che eseguirono, o vi collaborarono, la mattanza di italiani fatta dal 1943 in avanti, e della successiva pulizia etnica (che lo stesso Pupo riconobbe nel saggio pubblicato nel lontano 1998 e scritto proprio per l'IRSMLI, precisando che l'esodo istriano fu una espulsione, e che i motivi erano da ricondurre anche all'odio etnico), responsabilità che documentatamente sono da ascrivere a tutti i movimenti partigiani e le correnti comuniste (italiane, slovene e croate) legate a Tito" ha concluso Lacota. L'Unione degli Istriani, preoccupata per tali nuovi episodi di intolleranza provenienti anche da rappresentanti istituzionali, ha chiesto ieri, 25 aprile, un incontro urgente al Governatore della Regione, Massimiliano Fedriga

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