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Sabato, 20 Aprile 2024
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Uno Sguardo... Dall'Europa; Copiare non e' Reato

Presi la mia prima nota sul registro alle elementari perchè non mi ricordavo il nome di un affluente del Po. Siccome avevo studiato e volevo prendere il voto massimo, presi di nascosto dalla maestra Rossella il quaderno di geografia, lessi il nome...

Presi la mia prima nota sul registro alle elementari perchè non mi ricordavo il nome di un affluente del Po. Siccome avevo studiato e volevo prendere il voto massimo, presi di nascosto dalla maestra Rossella il quaderno di geografia, lessi il nome, mi scoprì e presi la nota sul registro.

Senza ipocrisie, devo ammettere che nella mia carriera scolastica non è stato l'unico caso in cui ho copiato. Probabilmente se una santa compagna di classe non mi avesse fatto vedere parzialmente il compito di matematica alla matura, sarei ancora a fare logaritmi al liceo. Forse non sono gli esempi esatti da dare alle nuove generazioni ma in un certo senso copiare si può.

A volte sarebbe meglio copiare piuttosto che ottenere un risultato pessimo. Sin dalle origini, gli italiani hanno sempre dimostrato creatività, spirito di iniziativa, flessibilità che un tedesco o fiammingo che dio voglia se li sognano. Dobbiamo prendere atto delle nostre caratteristiche positive, non piangerci addosso come spesso facciamo quasi come se fosse lo sport nazionale. Con altrettanta onestà intellettuale dobbiamo renderci conto dei nostri limiti.

In 50 anni di storia repubblicana sono state pochissime le proposte legislative che abbiano dato attenzione alle nuove generazioni e all'occupazione giovanile. Inutile che ricordi i dati drastici della disoccupazione dei ragazzi italiani. Forse 'i grandi statisti' che hanno governato e stanno governando l'Italia potrebbero avere un sussulto di umiltà e decidere che forse si potrebbe 'prendere spunto', o più sinceramente 'copiare', il sistema francese per far fare esperienze di lavoro ai neo laureati italiani con una spesa economica per le casse statali quasi irrisoria.

L'Istituto francese per il Commercio estero (UBI) da la possibilità ai giovani tra i 18 e i 28 anni di lavorare da un minimo di 6 ad un massimo di 24 mesi presso le imprese francesi operanti all'estero. Il tutto viene gestito dall'Istituto per il commercio estero d'oltralpe con il paese in cui vi sono accordi di tale tipo: l'indennità del tirocinante varia dai 1300 ai 3500 euro al netto delle tasse, viene garantita l'assicurazione sanitaria e vengono pagati i contributi pensionistici.

Secondo un calcolo proprio dello stesso UBI, i costi per le casse statali, grazie a particolari agevolazioni, variano dai 200 ai 395 euro a cui bisogna aggiungere ulteriori spese (ad esempio il costo del viaggio). Dall'istituzione nel 2001 di questo progetto più di 36000 giovani hanno goduto di questa opportunità e 4366 imprese hanno avuto la possibilità di formare la loro futura classe dirigente con un'importante esperienza oltre i confine.

A qualcuno potrà sembrare di dare un colpo all'orgoglio nazionale imitando i cugini/rivali francesi ma suvvia... abbiamo pur vinto contro di loro la finale di Coppa del Mondo...diciamo che ce lo possiamo permettere!

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