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Nuovi tablet 118, Zalukar (Costituzione 32): «Un vero e proprio flop»

«Finalmente ne è stato vietato l'uso alla luce dell'inaffidabilità del sistema»

«Dopo neanche due mesi dall’attivazione della Centrale unica 118 a Palmanova il sistema di comunicazione e navigazione, che avrebbe dovuto essere il fulcro dell’apparato tecnologico di gestione degli interventi tra la Centrale unica e le autoambulanze, tablet Datcom e geolocalizzazione dei mezzi, si è confermato essere un vero e proprio flop.
 In seguito alle numerose criticità segnalate dagli operatori fin dall’avvio del servizio, finalmente la Direzione con una nota ufficiale dd 12 maggio ne ha vietato l’uso, vista l’inaffidabilità del sistema già causa di molteplici e gravi disservizi». Queste le parole di Walter Zalukar, Presidente di Costituzione 32 ed ex direttore del Pronto Soccorso
 
«Si torna pertanto al metodo precedente, -prosegue l'ex direttore - che si basa sull’utilizzo della radio per fornire le informazioni sui luoghi da raggiungere, sulla posizione dei diversi mezzi di soccorso e sul tipo di intervento da effettuare. Fin dall’inizio il sistema aveva dimostrato pesanti deficit funzionali: ritardi di arrivo della comunicazione al tablet anche di molti minuti, con dilatazione dei tempi di soccorso, errate indicazioni del target, per cui le autoambulanze venivano indirizzate in posti sbagliati, a meno che gli autisti, ben esperti del territorio, non decidessero di ignorare le indicazioni del tablet.
Come ha fatto quell’ autista che proprio il giorno prima della messa fuori uso dei tablet non ne ha seguito le indicazioni che volevano prendesse una strada a senso unico in contromano».
 
«E così (non) ha funzionato il sistema per settimane - continua Zalukar -, fino all’altro ieri. Alla luce di quanto sopra appaiono sconcertanti le dichiarazioni rilasciate in merito dalla Assessore alla salute Telesca: "Stiamo parlando di tablet aggiuntivi, finora in pratica mai utilizzati". In realtà i tablet sono stati utilizzati fin dall’inizio, ma poichè fin dall’inizio davano problemi l’utilizzo è scemato, ma si è continuato ad usarli sebbene a macchia di leopardo fino al 12 maggio.».

«“Una cosiddetta ridondanza, ovvero uno strumento in più che fornisce un ulteriore modo per localizzare il luogo dell’emergenza, oltre al sistema normalmente usato dal 112 e presente su tutti i mezzi del soccorso sanitario. Un doppione in fase di sperimentazione” In realtà le autoambulanze erano dotate di un solo e unico tablet, quello ritirato, quindi nessun doppione e nessuna ridondanza, infatti da ieri si è ritornati alle trasmissioni via radio, come una volta. Per cui quando Telesca si riferisce ad un altro “strumento in più che fornisce un ulteriore modo per localizzare il luogo dell’emergenza”, credo non si possa intendere altro che la vecchia mappa stradale, che ricordo già presente sulle vecchie Fiat 238 della Croce rossa, quando avevo cominciato a lavorare, quindi nel secolo scorso, non l’ideale in fatto di comodità e rapidità, anche se gli indirizzi erano sempre giusti».

«“La centrale unica delle emergenze sanitarie, con sede a Palmanova, sarà attivata quando tutte le simulazioni e le verifiche tecniche daranno garanzie totali e dunque solo quando saremo sicuri che tutto funzionerà perfettamente. Senza fretta, senza alcun desiderio di partire a tutti i costi, prima di altre Regioni”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca in un comunicato stampa ufficiale il 20 marzo 2017. Alcune domande - prosegue ancora il presidente -: il sistema è stato collaudato? E se sì, chi ha collaudato il sistema? Dinnanzi a quanto successo ci sarà un accertamento delle cause e delle relative responsabilità


«Preoccupa - conclude Zalukar - anche un altro aspetto in questa vicenda, finora trascurato, che coinvolge il governo della Centrale unica, in quanto pare inaudito aver consentito che un sistema tecnologico dimostratosi del tutto inaffidabile e causa palese di ritardi significativi nell’avvio degli interventi di soccorso sia rimasto in funzione, anzi in disfunzione, per tante settimane, nonostante il grave rischio a cui veniva così esposta l’intera popolazione del Fvg. E ponendo altresì in grave e permanente difficoltà gli stessi operatori della Centrale, costretti a lavorare in condizioni a dir poco precarie, e soprattutto esposti a responsabilità in caso di eventuale sinistro dovuto a ritardo dei soccorsi.  E anche qui la stessa domanda: chi aveva il dovere di mettere in sicurezza il sistema perché non lo ha fatto? Ci sarà un’ azione di responsabilità?»
 

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