Musei a Trieste, anche la "Casa di Osiride Brovedani" riapre le sue porte ai visitatori
Il museo dedicato all'inventore della pasta Fissan è tornato ad accogliere le persone da ieri martedì 2 febbraio. Dalle 15, ingresso libero
Mi piego ma non mi spezzo, questo fondamentalmente il significato della resilienza, dote che tutti, chi più chi meno, abbiamo dovuto esercitare in questo ultimo anno. E c'è a Trieste un piccolo museo che della resilienza ha fatto la sua bandiera: la "Casa di Osiride Brovedani", dedicata al signor Fissan, che fu anche deportato a Buchenwald, che anche questa volta è tra i primi della realtà triestina a riaprire i battenti appena i colori lo permettono.
Appuntamento quindi in via Alberti 6 a partire da martedì 2 febbraio alle 15, ingresso libero. Nel frattempo - va segnalato - i piccoli musei triestini non sono rimasti ad attendere ma si sono rimboccati le maniche partecipando all'iniziativa nazionale #piccolimuseinarranti, ovvero la pubblicazione settimanale di contenuti online a cura di ognuna delle migliaia di piccoli musei che esistono sul territorio nazionale. Effettivamente le nuove (per quanto continueremo a chiamarle così?) tecnologie sono state un aiuto incommensurabile in questi mesi per poter proseguire la propria attività, di musei, di artisti, di chi si è reinventato e, sempre il museo Brovedani, offrirà in occasione del genetliaco del fondatore (11 febbraio 1893) una visita guidata online per premettere anche a chi è lontano da Trieste di conoscere la storia di chi, nel secolo scorso, ha "aiutato" tante mamme italiane (alzi la mano chi non ha curato i propri bimbi con la Pasta di Fissan).