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SIULP: «Emergenza immigrazione, necessarie maggiori risorse e nuove unità»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Anche oggi 5 agosto 2015 il "Bollettino del Profugo" registra un +80. OTTANTA!!! Profughi? Richiedenti la Protezione Internazionale disciplinata dalla Convenzione di Ginevra? Migranti Economici? Avventurieri? Dinamitardi? Fuggiaschi? Latitanti? Lo sapremo tra qualche anno, viste le lungaggini delle procedure amministrative che soccombono a fronte di un flusso oramai fuori controllo.

Poca cosa in confronto alla fiumana delle 100.000 Persone che dalla Serbia premono sul confine ungherese, ma che un po' alla volta arriveranno così come si registra dal semplice riscontro dei dati dell'Ufficio Immigrazione che, presentati in forma grafica farebbero invidia a tutte le Agenzie di rating. Orbene, sul tema in oggetto non possiamo sottacere altresì come, nonostante una situazione al collasso che vede la piena consapevolezza dell'Amministrazione Regionale la quale, non più tardi di due settimane or sono ha dichiarato in ordine all'immigrazione lo "Stato di Emergenza", il Dipartimento della PS continui ad aggregare le scarne risorse umane di questa Provincia all'EXPO di Milano, ad Imperia ed ovunque vi sia una supposta necessità.

Non passa giorno in cui, l'Emergenza Immigrazione non sia toccata con mano da tutti gli Uffici di questa Provincia; Frontiera, Questura, Commissariati Polizia Scientifica, Sanitari, Personale addetto all'Ordine Pubblico etc etc. Oggi sono stati rintracciati Ottanta migranti, ma domani ne arriveranno altri CENTO e dopodomani altri CENTO; il flusso è costante da mesi; i presunti Richiedenti Asilo varcano gli ex confini con la finitima Slovenia/Austria saturando tutte le possibilità di gestione ordinaria di questo fenomeno epocale. Mentre il Siulp, già da alcuni mesi faceva notare l'emergenziale situazione, il Dipartimento della PS inviava frotte di Colleghi all'EXPO di Milano sottraendoli al quotidiano dramma umanitario locale. Si ricordi incidentalmente che, il primo contingente della Polizia di Frontiera constava di 24 aggregati su una forza complessiva di poco più di cento Colleghi che, tradotto in percentuale significava incidere sull'organico per il 25%.

Ebbene oggi accanto alle risorse della Polizia di Frontiera, si attingono risorse della Questura, della Polizia Stradale, della Ferroviaria in un continuo mungere un animale sfiancato che viene rifocillato in termini di Personale con il contagocce. Ebbene mentre la Regione FVG. "Certifica Formalmente" lo stato denunciato dal Siulp più e più volte, dotandosi di strumenti efficaci e necessari ad affrontare un'emergenza senza precedenti, i Poliziotti triestini continuano il loro "flusso migratorio" in uscita alla volta della Lombardia, della Liguria ed ovunque tranne sull'altopiano carsico.

Oggi però la situazione non è più contenibile e se la porta dell'est con tutti i muri che si stanno erigendo risulta obiettivamente per i poliziotti di Trieste e per gli organi Regionali "un gruviera", il Dipartimento continua a mietere risorse fondamentali che invece dovrebbero essere inviate in Regione. Laddove non si inizi un percorso teso ad iniettare risorse in sede, in antitesi alla depauperazione del già scarno organico di questa Provincia divenuta oramai un corridoio di passaggio, un portone spalancato, un imbuto gigante, non si comprende come si possa seriamente parlare di controllo dei flussi e gestione degli stessi; di controllo sanitario, di sicurezza, di accoglienza e verifica in tempi ragionevoli dei requisiti previsti per la legittima permanenza. Senza le opportune risorse umane e materiali, tutte queste parole rimangono un manifesto programmatico con il quale, potremo fare i coriandoli al Carnevale di Muggia!

Il Segretario Generale Provinciale SIULP Fabrizio Maniago

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