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Al cinema Ariston i grandi film "restaurati"

Torna all'Ariston la rassegna dei classici restaurati "Il cinema ritrovato" organizzata dalla Cappella Underground. Lunedì 8 febbraio il programma prevede la proiezione di "Nosferatu", tratto da Dracula di Bram Stoker

Prosegue anche nel 2016 al cinema Ariston la rassegna di classici restaurati "Il cinema ritrovato", organizzata in esclusiva per Trieste da La Cappella Underground in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Lunedì 8 febbraio in programma Nosferatu (Nosferatu, Eine Symphonie des Grauens, Germania, 1921) di Friedrich Wilhelm Murnau, in edizione restaurata, con proiezioni alle ore 17.00, 19.00 e 21.00. Film di importanza capitale nella storia del cinema muto, alle origini dell'espressionismo cinematografico tedesco, è tratto dal Dracula di Bram Stoker e mette in scena la storia immortale di Nosferatu, il non-morto che semina la peste, assorbe e spegne le forze vitali, attenta all'equilibrio dell'universo, finché un sacrificio femminile farà sorgere l'alba sulla città liberata.

I surrealisti lo celebrarono per la forza suggestiva delle immagini, in grado di agire direttamente sull'inconscio, mostrando l''altro lato' della realtà. “Nosferatu” è stato restaurato nel 2006 dalla Friedrich-Wilhelm Murnau-Stiftung con la supervisione di Luciano Berriatúa, che così racconta l’ispirazione pittorica del film: “Il clima romantico di Nosferatu che rende visibile le forze invisibili e oscure della natura è un’illustrazione fedele allo spirito del Dracula di Bram Stoker

Ma l’influenza plastica più significativa che determinò il carattere del film di Murnau fu l’opera di Caspar David Friedrich (1774-1840). Fu senza dubbio un’idea di Murnau quella di basarsi sull’opera di Friedrich per poter visualizzare la concezione dello scenografo Albin Grau e dello sceneggiatore Henrik Galeen sulle forze occulte della Natura. Grazie all’opera di questi pittori romantici, Murnau raggiunse un risultato insolito nel cinema. Rendere visibile l’invisibile. Imporre all’inconscio dello spettatore la presenza delle forze oscure della Natura”.

Il prossimo appuntamento con la rassegna di classici restaurati “Il cinema ritrovato”, ancora all'insegna dell'espressionismo tedesco, è fissato per lunedì 15 febbraio con Il gabinetto del dottor Caligari (1920) di Robert Wiene, nell'ultimo restauro presentato in anteprima mondiale al Festival di Berlino nel 2014 e in uscita nelle sale con una nuova partitura musicale, scritta e diretta da Timothy Brock, alla guida dell’orchestra Brussels Philarmonic.

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