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Cosa visitare ad Aquileia, città patrimonio Unesco dal 1998

Aquileia, patrimonio Unesco dal 1998, raccoglie al suo interno un'importante area archeologica e dei bellissimi mosaici pavimentali. A pochi passi da Trieste, è luogo affascinante rimasto immutato nel tempo: ecco cosa vedere

Aquileia, patrimonio Unesco dal 1998, è stata un'importante città dell'Impero Romano e, in seguito, centro per la diffusione del cristianesimo in tutta l'Europa del nord e dell'est. È sulla base di un trattato internazionale, conosciuto come Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale e adottato nel 1972, che l'Unesco riconosce alcuni luoghi sulla Terra come di “eccezionale valore universale” e che dovrebbero far parte del patrimonio comune dell'umanità.

Colonia romana fondata nel 181 a.C., Aquileia fu capitale della X regione augustea e metropoli della chiesa cristiana. Insieme con Ravenna e Brescia è il più importante sito archeologico dell'Italia settentrionale, e con Cividale del Friuli e Udine è stata una delle capitali storiche del Friuli, il cui vessillo deriva proprio dallo stemma di Aquileia. Un luogo affascinante rimasto immutato nel tempo e che conserva una parte molto importante della storia del Friuli Venezia Giulia.

La città è un sito Unesco in quanto raccoglie al suo interno un'importante area archeologica e dei bellissimi mosaici pavimentali. Tra i tanti conservati, il più grande e conosciuto è quello della Basilica di Santa Maria Assunta, che risale al IV secolo. A questo, poi, si aggiungono altri di età romana e paleocristiana.

Aquileia: cosa visitare

Aquileia è un luogo suggestivo e che vale sicuramente la pena visitare, dista meno di un'ora da Trieste. Le attrazioni sono diverse, ecco dunque cosa visitare in città:

  • la Basilica: la chiesa è stata consacrata nel 1031, ma le sue origini risalgono al IV secolo. Qui, si possono osservare il pavimento musivo, scoperto tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, che rappresenta una delle testimonianze più spettacolari del primitivo impianto di culto. Ancora, la cripta degli affreschi. Sulle pareti si possono ammirare scene di affreschi risalenti al XII secolo che illustrano la leggenda dell'evangelista Marco. Poi, la cripta degli scavi, dove sono visibili le fondamenta del campanile che poggiano sui mosaici teodoriani. Il complesso, inoltre, comprende anche il campanile, il battistero e la Südhalle.

  • La Südhalle: questa, si trova ai lati del Battistero della Basilica e presenta un pavimento mosaicato composto da tre campi distinti. Ancora, il famoso mosaico del pavone, simbolo di immortalità.

  • Domus e Palazzo Episcopale: si trova in piazza Capitolo e anche qui si possono osservare pavimenti musivi e murari del palazzo episcopale del V secolo.

  • Museo Archeologico Nazionale: il museo racconta la storia millenaria della città di Aquileia con resti, statue e oggetti provenienti dai diversi scavi archeologici.

  • Museo Paleocristiano: il museo conversa i resti della Basilica paleocristiana e dei suoi mosaici.

  • Porto Fluviale: qui si possono visitare, ancora ben conservate, le rovine della sponda e delle banchine di carico e scarico, dei piani inclinati e delle rampe di raccordo con le vie urbane. Anche se sembra difficile da immaginare mentre si passeggia lungo la "Via Sacra", un tempo qui si apriva un bacino fluviale largo quasi cinquanta metri, nel quale approdavano imbarcazioni di diversa stazza provenienti da tutto il Mediterraneo.

  • Foro Romano: il cuore della vita politica, amministrativa e sociale della città. Una piazza circondata da edifici pubblici formata da portici e colonne.

  • Sepolcreto: l'unico tratto di necropoli attualmente visitabile in città, costituito da cinque recinti funerari.

  • Fondo Pasqualis: gli scavi in questa zona hanno portato alla scoperta di tre aree: il magazzino e i mercati; le strutture dei mercati e le antiche mura.

  • Fondo Cal: un quartiere residenziale di Aquileia in età romana. I resti visitabili appartengono a più abitazioni e a diverse epoche storiche.

  • Fond Cossar: presenta i resti di almeno due o tre abitazioni. Anche qui, le case e i resti murari e pavimentali sono riferibili a epoche diverse. Possiamo osservare dei mosaici e i resti di una casa di abitazione, oltre ai resti murari e musivi.

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