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Il litorale di Barcola: curiosità di epoche passate

Località dalle antiche origini, in epoca romana era la zona di villeggiatura scelta dalle famiglie benestanti, dove vi soggiornavano nei mesi estivi, godendo del buon clima e del vino delle colline. Nel 1887 furono scoperte testimonianze della presenza di terme private in alcune delle ricche dimore

Rinomata località triestina, la zona di Barcola si estende sul declivio tra Roiano e Miramare. Ha origini molto antiche cominciando dall'epoca romana in cui era nota con il nome di Vallicula, cioè piccola valle. Non esisteva all'epoca una strada che costeggiava il litorale, bensì si snodava una sequenza di ville lussuose, tra la via principale a mezza costa e il mare. Molte di queste residenze erano provviste di un imbarcadero e di terme private: in queste zone i romani venivano a villeggiare godendo del buon clima e del buon vino che veniva prodotto sulle colline.

In età più moderna, verso il XIX secolo invece fu principalmente un insediamento di pescatori. Nel 1826 gli abitanti della zona erano circa 400, numero che aumentò notevolemente quando i triestini cominciarono a costruire le proprie residenze estive. C'è notizia anche di soggiorni di personaggi famosi del passato come Enea Silvio Piccolomini, la madre dell'Arciduca Ludovico Salvatore di Toscana e i Nugent Laval. 

All'inizio del 1900 aveva già assunto una connotazione turistica più simile a come la conosciamo oggi. Nacque il bagno Excelsior e successivamente le sedi dei canottieri e altre spiagge attrezzate sul lungomare, grazie anche all'opera voluta da Massimiliano che costruì una strada costiera che collegasse più agevolmente il suo castello alla città. La balneazione fu liberalizzata da Amedeo Duca d'Aosta quando negli anni '30 si trovò a risiedere a Trieste.

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