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Storie del territorio / Duino Aurisina - S. Croce

Dal Carso a Buenos Aires, la storia di Viktor Sulčič, disegnò la Bombonera

Viktor progettò in Argentina quello che viene chiamato oggi "La Bombonera", uno tra i cinque stadi icone del calcio mondiale da cui, tra l’altro, è stato incantato anche il grande Diego Armando Maradona

Alla fine del XIX secolo a Santa Croce - piccolo e caratteristico borgo carsico distante soli 13 chilometri da Trieste - nasce Viktor Sulčič. Probabilmente questo nome non dirà nulla a qualcuno e ancora più probabilmente, questa è una storia che in pochi conoscono, ma che merita di essere raccontata.

Di origine slovena, Viktor studia architettura sotto l'Impero Austroungarico e ad un certo punto, negli anni Venti, forse colpiti duramente dalla follia del movimento fascista, decide di emigrare insieme alla famiglia in Argentina. Grazie alla sua brillante carriera da architetto, Victor progetta in Argentina quello che viene chiamato oggi "La Bombonera", uno tra i cinque stadi icone del calcio mondiale da cui, tra l’altro, è stato incantato anche il grande Diego Armando Maradona. 

Chi è Victor Sulčič: un piccolo riassunto

Di origini slovene, Victor nacque a Santa Croce nei pressi di Trieste il 2 agosto 1895 e morì il 9 settembre 1973 a Buenos Aires. Nell'allora Impero Austroungarico, dopo aver completato gli studi di architettura a Firenze e a Bologna divenne professore di disegno architettonico. Dopo un breve periodo di lavoro a Riva del Garda e a Zagabria, emigrò in Argentina nel 1924 dove inizia a lavorare con José Luis Delpini e Raúl Bes, importanti esponenti nel mondo dell’architettura.

Le due opere più famose progettate dal gruppo sono situate a Buenos Aires: l'Abasto, un mercato di frutta e verdura (trasformato nel 1999 in un centro commerciale), completato nel 1934 e, appunto, lo stadio della società sportiva Boca Juniors, noto come La Bombonera, completato nel 1940. Altre sue opere comprendono una raccolta di acquerelli raffiguranti paesaggi del Sud America e poesie scritte in spagnolo. Progettò anche innumerevoli edifici che testimoniano il suo ricco percorso creativo, ricordiamo infatti che fu artista poliedrico e d’avanguardia, anche pittore, poeta e scrittore. Victor era sposato con Anna Kiselicki, un'insegnante di pianoforte, originaria di Vranjevo presso Novi Bečej, in Serbia. Avevano due figli: Fedor e Héctor Igor Sulčič.

La Bombonera

L'Estadio Alberto José Armando, noto come La Bombonera, è uno stadio di Buenos Aires, situato nel quartiere La Boca. Il suo soprannome, per cui è così celebre nel mondo, è dovuto al commento di uno dei progettisti, José Delpini, che, una volta terminato, paragonò l'impianto da lui costruito ad una scatola di bombones, cioccolatini, quelli che aveva ricevuto in regalo il giorno dell'inaugurazione.

Delpini, in équipe con gli architetti Viktor Sulčič e Raul Bes, vinse nel 1932 il concorso per la realizzazione del nuovo impianto del Boca, ispirato ai canoni del razionalismo italiano ed in particolare al Franchi di Firenze, il cui progetto era in esposizione proprio in quel periodo a Baires. Lo stadio fu inaugurato il 25 maggio 1940 con una partita amichevole tra Boca Juniors e San Lorenzo (2-0 il risultato finale). La prima partita ufficiale si disputò il 2 giugno 1940 quando il Boca Juniors affrontò il Newell's Old Boys vincendo per 2-0.

Perché nessun riconoscimento nella sua terra natale?

Tanti riconoscimenti, premi, targhe: questa è ormai la consuetudine in ogni evento che viene celebrato sul territorio e non. Ed ecco che oggi - considerata l’importanza di questa vicenda e a nome di tutti gli appassionati sportivi che sarebbero sicuramente orgogliosi del loro concittadino - ci siamo chiesti il perché a Santa Croce non ci sia ancora una semplice targa che ricordi, sulla casa natale, il nostro Viktor.

A Santa Croce, lo scorso 4 giugno, è stato inaugurato un campo sportivo di calcio in erba sintetica dedicato alla memoria dell’architetto. Il Vesna, squadra locale, ha dedicato il suo nuovo campo a questo importante personaggio della storia del calcio che ha origini, ricordiamolo, uguali alle nostre e che, forse, meriterebbe di essere celebrato e ricordato di più nel territorio. Accogliendo la richiesta dell’ASD Vesna, l’Amministrazione comunale ha quindi dedicato e intitolato il nuovo impianto a Viktor Sulčič, ma si potrebbe forse fare qualcosa in più?

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