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Il serpente gatto sul Carso triestino e goriziano: la scoperta

Il serpente gatto fino a pochissimo tempo fa sconosciuto e mai avvistato al di fuori del Carso triestino è stato avvistato dai due giovani esperti di Esplora Carso anche nell'area goriziana. I due hanno prontamente documentato l'incontro notturno con alcune foto e video

Continua la rubrica dedicata alle meraviglie che caratterizzano il nostro territorio grazie ad Esplora Carso, l'ambiziosa realtà creata da due giovani e nata dalla volontà di promuovere le bellezze del nostro territorio. Flora e fauna sono le protagoniste indiscusse del progetto e dopo esserci occupati dello sciacallo dorato è adesso il turno del serpente gatto, un altro particolare esemplare che è possibile trovare tra l'incontaminata natura carsica.

Il serpente gatto, facente parte della famiglia dei Colubridae, è un esemplare velenoso ma fortunatamente non pericoloso per l'uomo. Il suo morso è letale per gli animali di piccole dimensioni; da questa, infatti, dipende la sua tecnica di caccia. Il nome comune è dovuto alle strette pupille verticali dei suoi occhi, che possono ricordare quelle dei gatti. 

Ma ecco la scoperta di Esplora Carso: il rettile, fino a pochissimo tempo fa sconosciuto e mai avvistato al di fuori del Carso triestino, è stato avvistato dai due giovani esperti anche sul Carso goriziano, che hanno prontamente documentato l'incontro notturno con alcune foto e video. L'inaspettato incontro è stato poi segnalato a Matteo di Nicola, erpetologo che si occupa degli studi dei rettili in Italia, che con una pubblicazione scientifica al riguardo e le foto e i video ricevuti ha aggiornato la distribuzione di questa specie, nota fino a quel momento solo sul Carso triestino. Ecco un estratto dello studio "Distribuzione e nuovo limite nord occidentale di Telescopus fallax (Fleischmann, 1831) in Friuli-Venezia Giulia (Serpentes, Colubridae)" di Matteo Riccardo Di Nicola, Erika Vida Calcich e Thomas Zabbia.

"Il serpente gatto europeo è una specie per la quale manca una revisione tassonomica recente, distribuita dalla costa adriatica dell’Italia nord orientale attraverso la Penisola Balcanica, fino a raggiungere il Medio Oriente e il Caucaso, comprendendo inoltre Malta, Cipro e numerose isole ioniche ed egee. In Italia è presente con la sottospecie nominale T. fallax fallax unicamente in Friuli-Venezia Giulia, in particolare nei dintorni di Trieste (altopiano carsico) fino a Duino (fascia costiera); in passato non è mai stata segnalata fuori dai confini provinciali. [...] Con il presente lavoro gli autori aggiornano la distribuzione italiana di T. fallax attraverso una prima segnalazione che estende il suo areale alla Provincia di Gorizia e una seconda che aggiunge una località al di fuori dell’areale noto, nella Provincia di Udine." 

Risultati

"Il primo ritrovamento riguarda un individuo adulto rinvenuto durante un’escursione da Yannick Fanin e Marta Pieri (Esplora Carso) in località Doberdò del Lago, Provincia di Gorizia. Il serpente è stato osservato al centro di un sentiero in una zona pietrosa presentante una tipica flora di rupe carsica, nelle vicinanze di una vecchia cava. Gli osservatori hanno fotografato e filmato l’animale senza catturarlo e hanno in seguito contattato gli autori per una conferma dell’identificazione. 

Il secondo ritrovamento riguarda un individuo adulto rinvenuto da due coordinatori di smaltimento rifiuti (Sergio Artico e Gianpaolo Aganetto) presso il Centro Raccolta Rifiuti di Tolmezzo dell’Unione Territoriale Intercomunale (UTI) della Carnia, Provincia di Udine. L’animale è stato dapprima individuato nella fessura di un basamento in cemento sottostante un contenitore in ferro per la raccolta rifiuti , ma è repentinamente fuggito; dopo alcuni tentativi di ricerca senza successo con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, l’individuo è stato nuovamente avvistato e accidentalmente ucciso spostando materiali pesanti per recuperarlo."

Discussione

"Sino ad oggi, l’areale italiano di T. fallax interessava unicamente la Provincia di Trieste, con ritrovamenti verificatisi in diverse località dei comuni di San Dorligo della Valle e Duino-Aurisina. [...] Alla luce di queste segnalazioni, il ritrovamento di Doberdò del Lago assumerebbe una certa importanza trattandosi della prima segnalazione di T. fallax per la Provincia di Gorizia, in areale contiguo a quello finora noto. Considerando la località, la relativa tipologia ambientale, nonché la difficile reperibilità della specie dovuta alle sue abitudini notturno-crepuscolari, il ritrovamento dell’animale a Doberdò del Lago può essere compatibile con una presenza naturale, non dovuta a traslocazione antropica. 

Il ritrovamento di Tolmezzo necessita invece di alcune considerazioni: il Centro Raccolta Rifiuti del luogo risulta a disposizione unicamente dei comuni carnici nelle immediate vicinanze (Tolmezzo, Cavazzo Carnico, Amaro e Verzegnis) e i mezzi pesanti in entrata provengono dalla sola Carnia, ad eccezione di un mezzo proveniente dalla Provincia di Vicenza. Un’indagine rivolta al personale del Centro Raccolta Rifiuti ha fatto emergere un possibile collegamento con la Provincia di Trieste: in epoca recente sono giunti rifiuti provenienti dalla località “Villaggio Pic” di Cavazzo Carnico (UD) dove vi sono abitazioni utilizzate da villeggianti triestini. Non può dunque essere esclusa una traslocazione accidentale dalla Provincia di Trieste a Cavazzo Carnico e da lì, successivamente, al Centro Raccolta Rifiuti di Tolmezzo."

Si ringrazia Esplora Carso per il materiale.

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