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Docet, Sinefinis: il vino che unisce e va oltre la Storia

Una meravigliosa storia che ha contribuito a ricostruire un piccolo pezzo d'Europa

Un terroir comune (Collio – Brda), un vitigno (Ribolla Gialla), uno spumante (Sinefinis Rebulium), due stati (Italia e Slovenia). Due giovani colleghi, entrambi vignaioli di una terra meravigliosa fatta di colline, sole e ponca. Amici che, pur condividendo le stesse vigne, la stessa cultura, la stessa lingua, sono vicini ma lontani per leggi e burocrazia, per uno scherzo della storia.

Robert Princic vive e opera nella sua azienda Gradisciutta a san Floriano del Collio in Italia , Matjaz Cetrtic nella sua azienda Ferdinand a Kojsko in Slovenia, protagonisti di una storia nella storia.

Il Collio-Brda nei secoli fu amministrato dal Patriarcato di Aquileia, dai conti di Gorizia e dalla casa d'Asburgo. La sua unità territoriale e culturale in un’ottica non nazionalistica non fu mai messa in discussione. Dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, con il trattato di Parigi del 1947, questo territorio venne diviso da un confine di stato. Da una parte l'ex Jugoslavia, dall'altra la neonata Repubblica Italiana. Per anni quel confine divenne un muro tra due mondi. Pochi metri divennero chilometri di distanza, costringendo genti che vivevano unite a dividersi per sempre. Ma i vigneti, ignari e non corrotti dall'odio nazionalistico, continuarono a crescere liberi e rigogliosi saltando quel muro e mantenendo un'unità geografica.
Solo con la nascita della repubblica Slovena e il suo ingresso in Europa questo muro si sgretolò.
 

 Robert e Matjaz, figli di genitori che vissero quegli anni, decisero di unire i loro vini da Ribolla Gialla creando una cuvée che rifermentando in bottiglia divenne uno spumante dal nome cosmopolita: Sinefinis, senza confini. Le bollicine del Sinefinis Rebulium raccontano un terroir unico che per anni è stato diviso da un confine, raccontano una storia allo stesso tempo di divisione e di fratellanza. Raccontano di un’amicizia che nemmeno un Muro ha potuto dividere. Grazie Matjaz Cetrtic e Robert Princic, perché producendo un grande vino avete contribuito a ricostruire un piccolo pezzo d'Europa.

IL VINO E' EMOZIONE G.LESCOVELLI ( DOCET)

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